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Tempo davvero galantuomo (qualche volta però lento)

Umberto Folena martedì 8 giugno 2021
Il tempo è galantuomo. Non sempre e non con tutti. A volte arriva in ritardo, dopo il certificato di morte. E ripara quel che andava riparato molto tempo addietro, lasciandoci comunque in bocca un sapore amaro. Così tocca a Walter Veltroni (“Corriere della sera”, 6/6), addirittura con due pagine intere e non in presenza di particolari ricorrenze, ricordare che Renzo Montagnani fu un ottimo attore, indotto a girare b-movie per raggranellare il denaro necessario per le cure del figlio, amatissimo, rovinato alla nascita dal forcipe: «La tragedia nascosta e il sorriso di Renzo Montagnani, attore grande e dimenticato». Onore a Montagnani e al cultore di cinema Veltroni che pone rimedio all'ingiustizia, sia pure a troppi anni dalla morte, con questo servizio dolente, ricco di testimonianze.
Montagnani fu vittima di un fenomeno di ostracismo simile a quello che relegò i Pooh nell'inferno dei “disimpegnati”. Tocca a un giornale giustizialista, il “Fatto”, (6/6) ospitare l'intervista di Alessandro Ferrucci a Dodi Battaglia, a cui quel processo senza appello ancora non va giù: «Siamo stati ostracizzati peggio di Baglioni (...). Dopo anni i critici più importanti, come Mario Luzzatto Fegiz e Mangiarotti, su di noi hanno ammesso l'errore (...). Noi ci confrontavamo con il Banco e la Pfm. E la critica è stata spietata, ci accusava di tutto, ci accantonavano come “serie B”». Eppure «noi non ci affidavamo alle cover, non chiedevamo i pezzi a Mario Lavezzi per poi andare a Sanremo, ma scrivevamo e producevamo da soli». Comunque alla fine a Sanremo ci sono andati e hanno pure vinto. Renzo Montagnani invece...
Pluralia maiestatis o refuso o cos'altro? Aldo Grasso (“Corriere”, 6/6) ironizza su un bersaglio peraltro facile assai, Matteo Salvini in pellegrinaggio a Fatima, dove «ha acceso un cero alla Madonna per affidarle l'Italia, non fidandosi dei Draghi», al plurale. Draghi e quelli come lui? Ma chi sarà mai come lui? Oppure “voi, Draghi”, in segno di sommo e ironico rispetto, o dispetto? Il dubbio ci arrovella, a noi.