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TANTE PROTEINE PER LA FELICITA' DEI PICCOLI

Paolo Massobrio, Giorgio Calabrese venerdì 19 luglio 2002
 Il tonno, il cui nome deriva dal latino «thynnus», vive fondalmente nel Mar Mediterraneo. Col suo nome si indicano almeno sei specie di pesce e, tra esse, la più nota è, appunto, il tonno del Mediterraneo, che, però, è anche presente nell"Oceano Atlantico, dalle coste della Norvegia a quelle del Marocco.Fra tutti i pesci, il tonno fresco ha un grande contenuto di proteine, superiore alla trota, alla sogliola e al nasello. Le sue carni sono semigrasse, infatti contengono lipidi pari al 4-8 percento per cento grammi di prodotto.Il consumo di tonno fresco oppure surgelato, è ridotto; infatti, in generale, si gusta di più sott"olio, in scatola. Anche in questa forma non frsca, il tonno riesce a mantenere il suo elevato contenuto di proteine che appartengono alla categoria nobile e sono pari quasi al 23 per cento.Il computo calorico giornaliero di un regime alimentare, in un soggetto sano, si deve riferire ai tre pasti principali. Il tonno, di per sé, con il suo carico di proteine e grassi buoni (omega-3), ben si inserisce in uno dei due pasti principali senza appesantire e lasciando spazio ad altro cibo.Anche gli obesi possono permettersi di mangiarne una certa quantità di tonno fresco, anche più volte a settimana, perché un etto apporta solamente 158 calorie e 65 mg di colesterolo, Quello sott"olio ne apporta 258 con la stessa dose di colesterolo.Questo cibo è gradito ai bambini e agli anziani, per cui è necessario non condirlo troppo, specie con salse, tipo maionese e simili, perché si alzerebbero troppo le calorie e il colesterolo andrebbe alle stelle, vanificando la quota di grassi della serie omega-3 che il tonno contiene.