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Spettacoli, il forfait è a carico dell'Inps

Vittorio Spinelli martedì 19 aprile 2022
Malgrado ogni precauzione, l'incidente o la malattia dell'artista, come pure di ogni addetto del settore, sono gli imprevisti in grado di interrompere o di rinviare ogni programma di spettacolo, fino al caso dell'annullamento. Il forfait, non sempre noto al pubblico, è costantemente dietro l'angolo.
Per compensare la perdita di guadagno per la mancata attività artistica interviene oggi l'Inps con un "indennizzo di malattia", iniziando con un pagamento del 60% della retribuzione media, a meno che il malato percepisca durante l'assenza dalla scena o dal programma l'ordinaria retribuzione dovuta come da contratto. Premesso che sono esclusi da questo indennizzo gli artisti e i tecnici autonomi, che operano come imprenditori di se stessi, e i dipendenti di ruolo delle fondazioni lirico-sinfoniche, tutti gli altri soggetti sono divisi dalla previdenza in due categorie: chi lavora nel settore a tempo indeterminato e chi lavora con contratto a tempo definito.
Per i primi lavoratori l'indennità di malattia viene anticipata dal datore di lavoro, che poi conguaglia il suo importo con i contributi dovuti all'Inps. Gli altri lavoratori invece ricevono la prestazione economica pagata direttamente dall'Istituto nazionale di previdenza. Questi interessati, con contratto a tempo determinato, rappresentano la situazione più diffusa nel mondo dello spettacolo, e in genere riescono a cumulare anche molteplici rapporti di lavoro nel corso dell'anno.
L'Inps precisa che anche per i pagamenti diretti dell'indennità di malattia nel settore devono essere osservate le disposizioni normative valide per la generalità dei lavoratori. Quindi il certificato di malattia, in modalità telematica, costituisce a tutti gli effetti la richiesta della prestazione. Il certificato deve essere redatto sin dal primo giorno dell'evento e trasmesso dal medico curante all'Istituto con la procedura dedicata.
Qualora questo non sia oggettivamente possibile è consentito utilizzare il certificato cartaceo, che deve essere inviato direttamente dal lavoratore sia all'Istituto sia al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio del medico. È opportuno – per chi riceve il pagamento diretto – inserire sul modello "SR 188" (disponibile sul sito dell'Inps come "modalità di pagamenti a sostegno del reddito") i dati per l'accredito e con l'indicazione dell'evento di malattia cui si fa riferimento.