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Sky, la buona musica degli “Italian Masters”

Andrea Fagioli venerdì 29 dicembre 2017
Avolte si incrociano programmi di nicchia, all'apparenza persino specialistici, che passano quasi inosservati. Eppure hanno un loro interesse anche per i non addetti ai lavori. Del resto, se non lo avessero, non andrebbero in prima serata, sia pure su un canale a pagamento come Sky Arte HD. La produzione in oggetto è 33 giri - Italian Masters, che si sta avviando alla conclusione il mercoledì alle 21,15. Si tratta di una serie dedicata a sette tra i migliori dischi della musica italiana incisi da altrettanti cantautori: Lucio Dalla (Come è profondo il mare), Francesco Guccini (Radici), Ivan Graziani (Pigro), Fabrizio De André (Creuza de ma), Giorgio Gaber (Far finta di essere sani), Franco Battiato (La voce del padrone) e Rino Gaetano (Mio fratello è figlio unico). Ogni volta vengono analizzati i nastri originali delle canzoni. Davanti al mixer di storici studi di registrazione parlano i diretti protagonisti o i loro collaboratori di un tempo, visto che ben cinque dei sette sono prematuramente scomparsi. Il risultato è comunque un riascolto esclusivo di brani mai fatto fino a oggi, accompagnato dai ricordi di chi ha contribuito al successo del disco: musicisti, produttori e discografici. Ad aggiungere interesse è però l'analisi tecnica. In diversi casi è ad esempio presente Maurizio Biancani, ingegnere del suono e produttore, che negli studi Fonoprint di Bologna, isola le singole tracce di alcuni brani per consentire l'ascolto anche di un solo strumento, una voce o un effetto, commentandolo con l'ospite di turno. Nella prima puntata, seduto al mixer accanto a Biancani, per riascoltare e sviscerare Come è profondo il mare, c'era Ron, che di Lucio Dalla fu chitarrista oltre che amico. Mentre tra i testimoni, in molti casi, ci sono i familiari. Tra questi la moglie e il figlio di De André o la figlia di Gaber. Da Anna Graziani apprendiamo ad esempio che il marito Ivan, da buon abruzzese, le leggeva Gabriele D'Annunzio prima di addormentarsi. E sempre a proposito del Vate, i diversi materiali inediti contenuti nel master di Pigro rivelano una versione in rock progressivo della canzone Gabriele D'Annunzio ben diversa rispetto a quella acustica che si trova nel 33 giri. Se dunque alla buona musica si aggiungono aneddoti e curiosità il gioco è fatto e il programma diventa piacevole.