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Silenzi e disinformazioni: forse non tutti "innocenti"

Gianni Gennari sabato 19 aprile 2014
Ieri, qui, due pagine sul Giovedì Santo di Francesco: mattino ai preti e pomeriggio al «dolore innocente». Sugli altri giornali niente o quasi. Non ha parlato di preti pedofili, dunque zero. E sul «dolore innocente», zero lo stesso. Sul "Fatto" due pagine a Celentano che racconta a modo suo Dio, Gesù, il Papa e la Pasqua e sul "Corsera" (p. 50) don Milani nel ricordo personale di Pietro Ichino, rispettabile ma del tutto disinformato proprio su una realtà di quasi 50 anni, tra ieri e oggi. Su "Repubblica" una piccola foto e qualche rigo di didascalia a p. 24. Altrove stesso trattamento. Giornalisti vaticanisti tutti in ferie, magari imposte da altrui noncuranza? Prendi nota, ma poi pensi che su «dolore» in genere, e «innocente» in specie, i giornali spesso pubblicano interrogativi critici di firme laiche impegnate nel dire che esso mette in crisi la fede, smentisce ogni discorso sulla bontà di Dio… Era un'occasione per sentire qualcosa dalla parola di Francesco. Niente! C'era altro più importante, ovviamente, e lo trovi su tutte le pagine, a volontà. A parte la morte di Gabriel Garcia Marquez - e si capisce - ecco per esempio paginate su «bici in carbonio e birra», ovviamente imprescindibili. Buona Pasqua, vera e forte!