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Nicola. Si impegnò nel dialogo fra i popoli «lontani»

Matteo Liut mercoledì 6 dicembre 2017
Un santo moderno, che ci invita a riflettere sull'universalità del dono della fede e sulla possibilità di far incontrare popoli e nazioni nel segno del Vangelo. L'eredità di san Nicola oggi continua a vivere in questo mandato a vivere il dialogo tra "lontani": lui che in vita fu un pastore saggio, dopo la morte gettò di fatto un ponte tra Oriente e Occidente. Era nato tra il 250 e il 260 e divenne vescovo di Mira quando la Chiesa era ancora oggetto di persecuzione. Secondo il racconto popolare, grazie a un suo dono due giovani fanciulle poterono sposarsi: da qui la tradizione che lo vuole "portatore di regali". Da pastore, Nicola seppe incoraggiare i cristiani davanti alla repressione e affrontò con coraggio la diffusione delle eresie, senza dimenticare la cura degli ultimi. Morto attorno all'anno 335, le sue reliquie furono portate a Bari nel 1087.
Altri santi. Santa Asella di Roma, vergine (IV sec.); san Pietro Pascasio, vescovo e martire (1227-1300).
Letture. Is 25,6-10; Salmo 22; Mt 15,29-37.
Ambrosiano. Ez 18,1-9; Sal 78; Os 2,16-19; Mt 21,10-17.