Rubriche

Quinto il Taumaturgo. Si dedicò all'assistenza dei poveri e dei malati

Matteo Liut giovedì 2 marzo 2017
Da sempre i cristiani sono segni di uno scandalo che provoca e inquieta le coscienze; lo sono anche quando si prendono cura dei malati, dei sofferenti, di quelli che agli occhi del mondo non vivono “vite degne”. Una missione presente fin dall'inizio della storia della fede, come dimostra la storia di san Quinto il Taumaturgo. Nativo della Frigia, si era spostato in Eolide, dove si dedicò all'assistenza ai poveri e ai malati. Nella città di Kyme, ai tempi dell'imperatore Aureliano (270-275), il governatore Rufo tentò di riportare Quinto al paganesimo, ma poi lo lasciò andare, perché lui stesso era stato guarito grazie alle preghiere di questo cristiano. Quaranta giorni dopo, però, Quinto venne di nuovo arrestato da un altro magistrato e torturato, ma guarì miracolosamente dalle ferite e per questo venne rilasciato. Per altri 10 anni Quinto poté continuare il suo ministero.
Altri santi. San Troade, martire (III sec.); sant'Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932).
Letture. Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25.
Ambrosiano. Qo 9, 7-12; Sal 5; Mc 13, 9b-13.