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Si chiude il Giubileo lauretano con il concorso delle reti sociali

Guido Mocellin venerdì 10 dicembre 2021
La chiusura del Giubileo lauretano (1920-2021), che si celebra oggi a Loreto alla presenza del cardinal Parolin, contempla anche un non trascurabile risvolto digitale. Merito del fatto che, accanto al sito istituzionale del maggiore santuario mariano italiano ( bit.ly/3oBKEV4 ), è vivo il canale YouTube ufficiale “Santa Casa Loreto” ( bit.ly/3pJBjK2 ), i cui contenuti rimbalzano anche su omonime pagine Twitter, Facebook e Instagram. Sebbene aperto solo all'inizio del 2019, esso, spinto certamente dall'emergenza pandemica, ha raggiunto in meno di tre anni 2 milioni e mezzo di visualizzazioni, grazie ai suoi video liturgici, catechetici e informativi; tra essi un breve “Pensiero del giorno” ben curato dal sacerdote piemontese don Bernardino Giordano, che gode di una media di 2mila visualizzazioni quotidiane. Come già annunciato sul sito di “Avvenire” ( bit.ly/3lRr6tT ), è dunque in streaming su questo canale, oltre che su Vatican Media, Telepace, Tv2000 e PadrePioTV, che si può seguire la chiusura del Giubileo, così come ieri sera si è potuta seguire la Festa della Venuta. Ed è proprio su una tradizione legata a questa festa, quella dei fuochi accesi nelle campagne e nelle piazze marchigiane per «rischiarare il cammino alla Santa Casa», che da Loreto si è rinnovata la proposta, già formulata lo scorso anno, di accendere sul proprio davanzale una candela e di pregare davanti a essa le Litanie lauretane; e anche, come corollario decisamente social, di condividere la propria adesione all'iniziativa inviando per email una fotografia al Santuario di Loreto. Nel suo “Pensiero” di ieri ( bit.ly/3pJ0oF6 ) don Giordano presentava così la preghiera nella Festa della Venuta: «È un invito a riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita. Un invito a pregare per il significato che noi diamo alla casa e ai legami che viviamo» in essa, compresi «quei legami di sofferenza che la stessa famiglia può portare». Un invito «a riconoscere la grandezza che si ha nella propria casa».