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Severo di Ravenna. Il semplice lanaiolo scelto da una colomba tra la folla di curiosi per diventare vescovo

Matteo Liut sabato 1 febbraio 2020
Non c'è una classe sociale "minima" per mettersi al servizio di Dio, perché chiunque può diventare testimone dell'amore infinito che si è fatto uomo in Cristo. Così capitò a san Severo di Ravenna, che per la tradizione era un lanaiolo, un uomo semplice, dunque, che era accorso, assieme a una nutrita folla, nella Cattedrale di Ravenna dopo la morte del vescovo Marcellino. Tutti si aspettavano di vedere chi sarebbe stato il successore, ma nessuno poteva immaginare che sarebbe stato scelto in quel modo: improvvisamente, infatti, una colomba si posò sul capo di Severo nello stupore generale. Non ci fu dubbio alcuno: quello era il segno che tutti attendevano e che indicava il nuovo pastore della diocesi, il dodicesimo della successione. La vicenda si colloca nel IV secolo e Severo resse la comunità ravennate per una ventina d'anni, partecipando al Concilio di Sardica del 342-343, che condannò definitivamente l'arianesimo. La morte di questo vescovo santo avvenne forse nel 344.
Altri santi. Santa Brigida d'Irlanda, monaca (452-524); beata Anna Michelotti, religiosa (1843-1888).
Letture. 2Sam 12,1-7.10-17; Sal 50; Mc 4,35-41.
Ambrosiano. Es 19,3-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,18-20; Gv 12,31-36a.