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Se il Papa digitale non è autentico ma chi lo condivide è in buona fede

Guido Mocellin mercoledì 9 gennaio 2019
Anche in queste festività natalizie si è ripetuto il fenomeno di testi più o meno lunghi, attribuiti a papa Francesco, scambiati attraverso le diverse messaggerie come forma di dono e di augurio senza che né i mittenti, né i destinatari si preoccupassero di verificarne l'autenticità. Non tornerò qui a fare casi specifici, anche perché i testi spesso sono i medesimi, che si trasmettono da Pasqua a Natale e viceversa, e la cui origine è stata a suo tempo ricostruita senza possibilità di dubbio. Non starò neanche a ripetere che nell'era digitale tutti siamo produttori e consumatori insieme di notizie e dunque a tutti spetterebbe l'onere di verificare le fonti di una notizia, prima di condividerla… è evidente che occorrerà una lunga e paziente educazione prima che una sensibilità del genere diventi diffusa. Vorrei invece considerare in concreto "che fare" quando si riceve un testo del genere e ci si rende conto che è un falso. Se chi ce lo manda è qualcuno con il quale, pur possedendo l'uno i contatti dell'altro, non abbiamo in effetti familiarità, ma è evidentemente un distributore compulsivo di citazioni (testi e immagini), la risposta è semplice: conviene far sapere a lui e possibilmente ai suoi corrispondenti che sta diffondendo cose non vere. Anche a costo di venire cancellati dalla sua lista di contatti. Ma se chi ce lo manda è persona vicina e cara, che in buona fede ha tanto apprezzato quel testo da desiderare di condividerlo con le persone più vicine e più care, ponendoci in quel novero? Immaginiamo che, invece che digitale, il dono fosse un oggetto posto concretamente nelle nostre mani: a chi pensa di averci regalato una sciarpa di lana, diremmo "tienila tu, è sintetica"? Io credo che dovremmo prima di tutto far mostra di aver apprezzato il gesto, e poi, a distanza di tempo, con garbo, chiarire l'equivoco. Senza fare i saccenti, e solo avendo a cuore quanto è importante ascoltare il Papa per ciò che insegna veramente.