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Scrutinator severo, molto "reazionario"

Gianni Gennari domenica 16 marzo 2008
"Se la scienza fa l'esame al Cristianesimo" (titolo sul "Venerdì", 14/3, p. 139) lo boccia. Corrado Augias ne è sicuro. Infatti per lui la fede obbliga a «credere che la totalità del cosmo sia stata creata seimila anni fa» ed è «raccontato dalla Bibbia nella Genesi» che «i primi esseri umani siano stati plasmati col fango e con l'alito divino dalla mano di un Dio invisibile in un giardino in cui viveva un serpente capace di parlare». Non inventa, lui, cita scrupoloso un libro recente, entusiasta della sua "logica implacabile". Nessun dubbio lo sfiora che quelle righe siano solo scempiaggini, ma aggiunge con sorriso cortese che del resto si sa, per la fede «è necessario credere che Gesù Cristo sia nato da una vergine e tornerà sulla Terra da supereroe». Conclusione assoluta: «La verità è che la fede religiosa non è in grado di reggere uno scrutinio di tipo razionale». Proprio così: "scrutinio"! Lui, membro unico della commissione, ha fatto l'esame a 4000 anni di religione ebraico-cristiana: bocciatura inesorabile! Qualcuno ricorderà che tempo fa, in compagnia di un altro, aveva scritto un libro su Gesù che qualche credente di vista ingenua aveva persino elogiato? Debolezze di gioventù. Ora va da solo, ed è più severo: il suo scrutinio non salva proprio niente. Il perché è all'inizio del pezzo: «Quando le Chiese chiedono di influenzare, o addirittura di determinare, la vita politica di un Paese, si crea una reazione uguale e contraria». "Reazionario", lui: determina gli articoli di fede, li rende ridicoli e li boccia sul "Venerdì". E allora? È già sabato, per chi legge domenica. Sopravviviamo...