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Scaffale basso. Cammie cresciuta in prigione. Ora vuole una mamma

Rossana Sisti martedì 24 ottobre 2017

Per i fans di Jerry Spinelli l’attesa è finita: Mondadori ha pubblicato La figlia del guardiano, un’altra di quelle storie intense ed emozionanti centrate su complesse figure di ragazzini avviati all’adolescenza a cui ci ha abituato lo scrittore americano; romanzo che parla di perdita, di un lutto quasi impossibile da elaborare e un’identità difficile da darsi, temi percorsi da Jerry Spinelli pressoché in tutte le sue storie come un marchio di fabbrica che non delude mai. Protagonista qui è Camille O’Reilly, Cammie - altrimenti detta Cammie Tornado per via di un caratterino a dir poco esuberante - dodicenne che vive tra le mura della prigione di Two Mills, in Pennsylvania, figlia del direttore del carcere.

Cammie ha perso la mamma in un incidente quando lei era piccolissima, travolta da un furgone del trasporto del latte, un attimo dopo averla messa in salvo spingendo il passeggino sull’altro lato della strada. Per dodici anni la bambina è cresciuta con il papà e con la compagnia delle detenute che ha sempre avuto il permesso di frequentare nel cortile dell’ala femminile e che sono diventate la sua famiglia. Ma alla vigilia del suo tredicesimo compleanno qualcosa scatta in lei e il fragile equilibrio mantenuto per tutta l’infanzia si spezza: Cammie vuole una mamma, la tenerezza di un abbraccio, la dolcezza di due mani che ti pettinano i capelli o ti medicano un ginocchio sbucciato. Una mamma viva e vegeta come ce l’hanno tutti. Con questo pensiero fisso - una vera e propria ossessione che riempie le sue giornate gonfiando in lei dolore e rabbia, provocando scenate incresciose e fiumi di lacrime - Cammie cerca di reclutare come mamma di riserva Eloda Pupko, una detenuta di fiducia che si occupa di lei e della casa, la tratta con attenzione, ne comprende le angosce ma senza mai sconfinare in un ruolo che non le appartiene. Spinelli è un narratore talentuoso, abile nel maneggiare il tessuto narrativo con un intreccio e un ritmo che fanno scorrere in un soffio la lettura verso il finale sorprendente. Conclusione piena di emozioni per il lettore che permette di rileggere in controluce la vita tormentata della ragazzina, il suo bisogno di normalità e il dolore di essere figli di una madre che non si è mai conosciuta. Dai 14 anni

Un po’ atlante di geografia e un po’ libro di storia, guida smart per turisti da giro del mondo, biglietto per un viaggio virtuale attorno al globo con tappa in 208 nazioni dei cinque continenti dal Canada al Venezuela, dall’Islanda al Marocco, dal Botswana al Bahrein, dalla Nuova Zelanza a Tonga…

E’ tutto questo e tanto altro Il libro dei viaggi (Edt; 25 euro) un volume dal grande formato, con oltre duecento pagine a colori, centinaia di foto e illustrazioni, informazioni, curiosità e notizie, targato Lonely Planet Kids, autorevole marchio in fatto di guide “alla scoperta di tutti i Paesi del mondo” come indica il sottotitolo. Ma il bello è che questo libro si può leggere come si vuole, anche all’indietro, dall’ultima alla prima pagina o spizzicando qua e là tra le schede che presentano in pillole le notizie più curiose, le parole più strane, gli animali più bizzarri, i panorami più sorprendenti, i giochini e gli indovinelli più divertenti. Per tutte le età.

Delgermaa vive in Mongolia, il “Paese del cielo azzurro”. Con la sua famiglia nomade vive al riparo della yurta, una tenda circolare ricoperta di pelli. Akito vive a Tokyo, la sua casa è minuscola dove le porte, gli hōji, sono scorrevoli di carta e bambù. Quando saluta dice: sayonara! Joy Malina vive invece a Nunavut, nell’Artide, dove da metà maggio a metà luglio c’è luce anche di notte e in inverno il termometro scende fino a meno cinquanta gradi.

Il Paese di Hope invece è l’Inghilterra, dove sono nati i Beatles, Sherlock Holmes e Harry Potter, dove si parlano più di trecento lingue diverse e fare la spesa al mercato è un po’ come viaggiare in tutto il mondo. Sono ventidue i bambini provenienti da altrettanti Paesi, luoghi lontani e diversissimi tra loro, che si raccontano ai coetanei, in questo albo illustrato, spiegando qual è la propria città, come è fatta la casa in cui abitano, quali sono i loro piatti preferiti, cosa dicono quando si salutano… Una meraviglia per gli occhi Bambini nel mondo (ElectaKids; 22 euro), pagine in cui il testo di Maïa Brami si armonizza perfettamente alle bellissime tavole di Karine Daisay, volti di bambini e scorci di luoghi a loro familiari di grande impatto. Una finestra aperta sul mondo e sulle vite degli altri che regala bellezza e sapere. Dai 12 anni