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Scaffale basso. Clima, l'allarme degli animali: "Non perdete altro tempo"

Rossana Sisti lunedì 15 novembre 2021

Michael Foreman, uno tra i più noti illustratori britannici, torna in libreria con un albo, Perché gli animali vennero in città (Pulce edizioni; 14,90 euro) che affronta per i più piccoli con tavole molto suggestive il tema dell’emergenza climatica. Estrema attualità dunque, anche se se il problema è annoso.

E comunque l’albo è stato pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 2010. Foreman racconta l’allarme climatico dal punto di vista degli animali che da ogni angolo del pianeta arrivano una notte a invadere pacificamente la città, a dare la sveglia agli umani denunciando i pericoli che le loro terre e loro stessi stanno correndo a causa dei devastanti cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Peccato che gli umani continuino a dormire. Unico spettatore un bambino che con gli animali passa la notte, ascoltando il coro delle loro rivelazioni. Testimone della loro lotta di sopravvivenza e deciso a farsi portavoce e parte attiva della svolta climatica contro l’inerzia degli adulti. Non ci sarebbe tempo da perdere, ma la storia di questi giorni insegna quante resistenze ostacolano i cambiamenti. Dai 4 anni

Molte cose sono cambiate nel condominio di cui Gilles Bonotaux ed HélèneLasserre, compagni di lavoro da oltre vent’anni oltre che marito e moglie, ci hanno aperto le porte mostrandoci di stagione in stagione l’allegra metamorfosi attuata dall’arrivo di inquilini tutti diversi, aperti, estrosi e desiderosi di comunicare e mescolare abitudini e stili di vita. Dopo “Meravigliosi vicini”, Bonotaux e Lasserre fanno il bis, sempre per Orecchio acerbo, con Più vicini che mai (15 euro).

Un altro albo deliziosamente illustrato, tutto da osservare nei mille particolari che una pagina dopo l’altra cambiano la geografia del palazzo più frizzante del quartiere. Vecchi inquilini che se ne vanno altri nuovi e bizzarri che arrivano da ogni angolo di mondo, cugini strepitosi in visita, muri che cadono, stanze che si allargano, appartamenti che raddoppiano. Feste e incontri a gogò. Senza contare le altre numerose indescrivibili presenze che lasciamo alla curiosità e al piacere dei lettori. Esilarante. Dai 3 ai 99 anni

I libriccini di Tana Hoban arricchiscono la collana “A occhi aperti” progettata dall’editore Camelozampa per i bebè e inaugurata dai librotti di Helen Oxenbur (di cui abbiamo parlato in questa rubrica il 15 aprile di quest’anno). Tana Hoban, classe 1917 figlia di immigrati ebrei provenienti da Russia e Ucraina è stata una famosissima fotografa statunitense che tra gli anni 50 e 60 ha esposto le proprie opere al MoMa di New York e in tutto il mondo.

E tra le prime ha proposto albi fotografici pensati per i neonati. In particolare, con grande anticipazione rispetto alle acquisizioni delle neuroscienze sulla percezione infantile, i giocosi libri in bianco e nero per i primi mesi di vita, cartonati sui quali spiccano le immagini simboliche ad alto contrasto, attraenti per lo sguardo dei neonati, di oggetti che fanno parte del loro mondo. Come la giostrina sonora che ruota sopra la culla scelta come immagine di copertina di Che cos’è? (8,90 euro) o le sagome del coniglio di peluche, del ciuccio o della paperella delle pagine interne. Oggetti, elementi naturali e animali vicini all’esperienza dei bambini popolano invece le pagine sempre cartonate di Giallo, rosso, blu che rende concreta ai piccolissimi la sostanza dell’immagine come rappresentazione del reale. Geniali. Da 0 a 9 mesi

Quando diciamo che il tempo scorre, automaticamente avanziamo un’analogia interessante tra la Storia e l’acqua di un fiume. L’acqua che impetuosa scorre verso il mare, prendendo diverse diramazioni e mai uguale a se stessa, e la Storia, intesa – seconda la definizione che ne ha dato il grande storico Marc Bloch - non come scienza del passato o semplice sequela di fatti e oggetti, ma come la scienza che si occupa degli uomini e delle donne nel tempo che scorre.

Quel continuo flusso la cui conoscenza permette la comprensione del presente e rinvia alla responsabilità del futuro. Se vogliamo dare una forma al tempo e alla Storia – studiare le donne e gli uomini, facendo ordine nelle loro imprese - dunque non resta che tracciare una lunga linea sinuosa su cui segnare in successione gli eventi. Materializzare il fiume che arriva da lontano e che, attraversando il tempo e insieme luoghi diversi sul pianeta, incontra protagonisti e storie particolari. Prezioso per chi vuole affrontare lo studio della Storia L’atlante del tempo (Giunti editore; 19,90 euro): una sorta di geografia della storia dell’umanità che dalla preistoria arriva ai nostri giorni (con un’articolata anteprima sulle origini dell’universo). Una grande mappa, con i testi di Tommaso Maiorelli e le grandi tavole a colori di Carla Manea, che attraverso lo strumento grafico della linea del tempo aiuta a leggere con una visione d’insieme le imprese degli antichi e l’evoluzione delle sfide scientifiche tecnologiche e culturali che l’umanità ha affrontato per connetterle con il presente e il futuro. Dai 12 anni