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Scaffale basso. Alice, l'orso e il bello della pioggia

Rossana Sisti lunedì 12 aprile 2021

Autrice e illustratrice spagnola, Cinta Villalobos vive a Barcellona, città di sole e di mare. E non è difficile immaginare che abbia una passione per la pioggia, almeno quanto la protagonista di questo albo dedicato ai suoi genitori “che vengono da una terra arida”. Alice e il bello della pioggia (Pulce edizioni, 12,90 euro) non a caso è ambientato a Londra che ha fama di metropoli alquanto piovosa. Qui, i piccoli lettori possono seguire le passeggiate di Alice e del suo compagno, l’orso Bubo, lungo il Tamigi sullo sfondo della City o del palazzo di Westminster ad assaporare il bello della pioggia.

Entrambi attrezzati ad affrontare ogni genere di acquazzone: lei con stivaletti di gomma e impermeabile con cappuccio, lui con l’immancabile ombrello perché non sopporta di bagnarsi la pelliccia. Più che di una storia qui si tratta di una sequela di quadri in cui Bubo, ma soprattutto Alice mostrano la loro passione smodata per la pioggia. Esperienza così appagante ed emozionante che i bambini conoscono anche per il conseguente sguazzare nelle pozzanghere. Un divertimento che non teme confronti anche per i nostri due protagonisti. Solo per loro un giorno bagnato è un giorno fortunato. Peccato per la gran parte degli adulti, in corsa a ripararsi anche da poche gocce: non sa cosa si perde. Dai 4 anni

È una commedia degli equivoci Un uovo straordinario, albo scritto e illustrato da Leo Lionni nel 1994, pubblicato ora da Babalibri (12 euro). Una storia di fraintendimenti giocata con sottile divertimento da Lionni che nel testo continua a raccontare ciò che contraddice nelle illustrazioni. Malintesi: si parte da un grande uovo scambiato per un sasso bianco e levigato da una giovane e curiosa ranocchia, ignara delle cose del mondo.

E poi dello stesso uovo gigante scambiato da altre due rane amiche per un uovo di gallina. Il fatto che una gallina appena nata non veda l’ora di tuffarsi immediatamente nel mare, metterebbe sul chi va là chiunque, ma non le tre ranocchiette abitanti l’Isola dei Sassolini, campioni di ingenuità e inesperienza. Altri avrebbero inteso i rischi di quel cucciolo dal corpo squamoso e si sarebbero messi al riparo, non le tre, sempre convinte di avere a che fare con un pollo. Invece la favola di Lionni racconta di una spontanea amicizia nata da quello strano incontro. E del potere pacifico del gioco e del divertimento, capaci di cancellare ogni diversità.

Ancora i bebè al centro dell’attenzione degli editori: nasce da Camelozampa “A bocca aperta”, una nuova collana pensata per lettori piccolissimi, a partire dai primi mesi di vita fino ai 3 anni. E progettata secondo le recenti acquisizioni scientifiche in campo pedagogico su misura delle diverse capacità percettive dei bimbi, perché il primo incontro con l’oggetto libro sia un’esperienza gratificante oltre che una felice scoperta. La collana proporrà una selezione di autori internazionali, classici inediti in Italia o gioielli del passato ormai scomparsi dal mercato.

Si comincia con una miniserie di quattro titoli firmata dalla notissima Helen Oxenbury, illustratrice inglese – vale la pena di ricordarlo – di “A caccia dell’orso”, un albo scritto da Michael Rosen diventato un grande successo e ormai un classico per la primissima età. Con due milioni di copie vendute solo nel mercato di lingua inglese, Mi diverto, Mi vesto, Al lavoro, Amici (9,90 cadauno) sono da quarant’anni un best seller internazionale. Inconfondibile lo stile di Helen Oxenbury che, con un tratto lieve e colori pastello, delinea i suoi bambini alle prese con gli oggetti e le prime esperienze di vita quotidiane in cui i bebè lettori possono riconoscersi. Tutto in modo netto e realistico ma sempre delicato. Librotti cartonati, agili e facilmente maneggiabili che pur senza parole sono, attraverso la lettura condivisa delle immagini, uno stimolo utile per entrare nella magia delle parole.