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Saper scrivere? Primo, essere chiari Per gli aggettivi c'è sempre tempo

Alfonso Berardinelli sabato 19 aprile 2008
Dopo la furiosa polemica di Pietro Citati per la difesa del punto e virgola come baluardo di civiltà, la "Repubblica" torna sulle buone regole della scrittura con un articolo di Piero Ottone («Primo siate chiari», 16 aprile). Ma nella stessa pagina in cui scrive Ottone, viene annunciata l'uscita di un manuale sul saper scrivere prodotto dalla scuola Holden: ogni mercoledì, dalla settimana prossima fino a luglio, avremo un libro e un Dvd, quindi almeno una dozzina di volumi, nei quali «un piccolo esercito di scrittori, giornalisti, pubblicitari e professionisti delle nuove tecnologie» spiegheranno al lettore «come riempire nella maniera giusta» la famigerata «pagina bianca». I lettori verranno avviati a diventare autori del più vario tipo di testi: romanzi, tesi di laurea, lettere, reportage, cronache, recensioni ecc.
Non si può che notare il contrasto fra l'iracondo tradizionalismo di Citati, la garbata eleganza borghese di Ottone e questo frastornante esercito di professionisti che per tre mesi faranno scuola di scrittura a tutti, per tutti gli scopi e non si sa perché. L'articolo di Ottone è più che sufficiente per capire cosa bisogna fare (o non fare) per scrivere professionalmente bene rispettando la cosa di cui si parla e il lettore che leggerà. Ottone cita le istruzioni di due direttori di giornale. Il primo dice al principiante: «ogni frase comincia col soggetto, poi viene il predicato verbale, poi vengono i complementi. E se lei vuole inserire un aggettivo, passi prima nel mio ufficio e mi chieda il permesso». Il secondo direttore (Mario Borsa) prescrive: «Nei vostri articoli dovete dire subito il fatto, perché il lettore vuole sapere il fatto, non nascondete il fatto in mille divagazioni». Questa semplicità rude merita un applauso. La creatività non andrebbe insegnata. Si può insegnare la precisione e la trasparenza comunicativa. Con un solo articolo Ottone ha reso superfluo, mi pare, il manuale Holden in dodici volumi e altrettanti Dvd.