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Roma a pezzi, Di Francesco capro espiatorio

Italo Cucci martedì 25 settembre 2018
So che Antonio Conte sta bene a Londra. Coi milioni che gli ha dato Abramovic starebbe bene anche a Roccacannuccia (ho scoperto che esiste, in Puglia, ma i 31 abitanti non s'offendono, come imparò anche Totò). Ma resta a Londra perché ci ha portato la famiglia, e i figli vanno a scuola e ci stanno bene. Sennò da padre moderno dovrebbe fare un referendum: «Vi piace più Roma o Milano?». So che lo desiderano anche altrove ma è giusto che - per prestigio e per denaro - si parli delle due Capitali. Senza Conte (che affiderei all'abilità di Scaroni...) di chi si parla a Roma? Il tecnico libero più prestigioso è Prandelli ma Roma non lo ama perché lo ha troppo amato; si fanno i nomi di Sousa, Blanc e Montella, ma siamo seri o ha riaperto il Bagaglino? Come succedeva nell'Urss staliniana, se dovessero cacciare Di Francesco dovrebbero anche cancellare libri, giornali, registrazioni televisive, premiazioni, prediche, medaglie al valore, cene testaccine e la verità (la pravda). Che ha un'altra faccia. O di Monchi, a suo tempo salutato come un Allodi (dico il migliore) o di Pallotta, accolto nella Capitale come il salvatore perché - dice il popolo e diceva anche il mitico banchiere Cuccia - “articolo quinto, chi cià li sordi ha vinto”. Ma guai se i soldi finiscono. E ci sono anche le facce dei tre esuli che spiegano il tracollo: a Roma stavano bene, giocavano alla grande, erano amatissimi dai tifosi e ci sarebbero rimasti. Radja Nainngolan, che per (sua) fortuna ha scoperto locali notturni anche in Lombardia; Ramses Alisson, faraone brasiliano finito nella ridente Liverpool; e Kevin Strootman, faccia da pitbull ma cuore grande, Core de Roma Amor, cresciuto nella infuocata passione giallorossa dopo tante disavventure. A proposito di Core de Roma, sono perseguibile per oltraggio al Capitano se trovo sbagliato che in queste ore difficili il Dirigente se la passi fra Fabio Fazio, in trono, e il Colosseo, il 27, con libro in mano? Difesa: ma domani c'è il Frosinone... Accusa: ma sabato c'è il Derby. E se va male qualcosa? No problem - dicono i poliglotti - tanto c'è Di Francesco...