Rubriche

Rita da Cascia. L'umiltà dell'amore cambia la storia

Matteo Liut sabato 22 maggio 2021
Con umile determinazione e la forza del Vangelo si possono cambiare i cuori, trasformare le vite, rivoluzionare la storia dell'umanità e le storie di tutti noi. Ed è proprio con umile fedeltà e costanza che santa Rita da Cascia convertì il cuore del marito, vicino al quale si trovò nonostante il suo intimo desiderio di consacrarsi a Dio. Nata a Roccaporena nel 1381, figlia unica, Margherita Lotti – questo il suo nome di Battesimo – per volontà della famiglia fu destinata al matrimonio con un uomo violento. La pazienza e l'amore della moglie, però, lo cambiò, anche se alla fine egli fu assassinato. Morti anche i due figli di malattia, Rita, che convinse la famiglia del marito a non vendicarsi, decise di seguire il desiderio giovanile entrando nel monastero dell'Ordine di Sant'Agostino a Cascia. Qui visse per quarant'anni anni nella preghiera e nella penitenza e dedicandosi a opere di carità. Nel 1432, dopo aver chiesto in preghiera di essere unita alla Passione di Cristo, si ritrovò sulla fronte una ferita, come quelle della corona di spine di Gesù. Morì nel 1447 (o forse nel 1457).
Altri santi. Santa Giulia, martire (V sec.); beata Maria Domenica Brun Barbantini, religiosa (1789-1868).
Letture. Romano. At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25.
Ambrosiano. 1Cor 2,9-15a; Sal 103 (104); Gv 16,5-14.
Bizantino. 1 Tes 4,13-17; Gv. 21, 14-25.