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Reddito di inclusione e "ricollocazione", sostegni alle famiglie in difficoltà

Vittorio Spinelli martedì 22 maggio 2018
La legge di Bilancio per il 2018 ha ritoccato le regole per ottenere il "Reddito di Inclusione", il sostegno alle famiglie che sono in difficili condizioni economiche a causa della mancanza di lavoro. Sono stati modificati per quest'anno alcuni dei requisiti, alquanto limitativi, allo scopo di favorire un maggior numero di persone. Il REI, secondo le prime rilevazioni dell'Inps, favorisce le famiglie numerose e in difficoltà, e finora l'Istituto sta liquidando mediamente un importo mensile di 297 euro. Per un nucleo familiare di 6 o più componenti a basso reddito, il REI ammonta a 539 euro, il tetto massimo così rivalutato per quest'anno.
Si tratta tuttavia di una prestazione che viene liquidata attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta Rei) e per la quale intervengono diversi operatori oltre l'Inps, tutti impegnati in una complessa verifica dei requisiti.
Ad esempio, per beneficiare del REI la legge ha richiesto, sin dall'avvio del sussidio, la presenza in famiglia di un minore di 18 anni, oppure di un figlio disabile o di una donna in gravidanza, oppure di un disoccupato sopra i 55 anni. Tutti questi dettagli sulla composizione della famiglia non sono più determinanti per le domande che saranno presentate a partire dal 1° luglio 2018.
L'Inps ricorda che poiché il sussidio viene sempre liquidato dal mese successivo a quello della richiesta, l'indifferenza sui componenti della famiglia si può anticipare già sulle domande che saranno avanzate nel prossimo mese di giugno.
Inoltre saranno riesaminate direttamente dagli uffici le richieste, corredate dall'Isee 2018 e presentate entro questo mese, che non erano o non sono accoglibili soltanto per la mancanza dei requisiti familiari prima in vigore. Il riesame avverrà in base alle condizioni risultanti alla data del 1° giugno.
Ricollocazione. Per i disoccupati che cercano lavoro, l'Agenzia nazionale per le politiche del lavoro (Anpal) segnala l'avvio dell' "assegno di ricollocazione", lo strumento che aiuta a ricollocarsi nel mondo del lavoro. Al momento possono richiedere l'assegno i beneficiari dell'indennità di disoccupazione Naspi da almeno quattro mesi. L'assegno consiste in un importo variabile, da 500 a 5.000 euro secondo le condizioni dell'interessato, da utilizzare presso enti che forniscono assistenza per la ricerca di un lavoro (Anpal, Centri per l'impiego e dal 28 maggio altri enti accreditati). Chi richiede l'assegno può scegliere liberamente l'ente che lo assisterà. Sarà infatti affiancato da un tutor che, seguendo un programma personalizzato di ricerca intensiva, lo assisterà per trovare nuove opportunità di impiego.