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Rai 3: la triste verità sui nativi del Canada

Andrea Fagioli mercoledì 27 luglio 2022
Ci siamo occupati di recente del programma Il fattore umano che ogni lunedì in seconda serata su Rai 3 propone un reportage sulla violazione dei diritti umani nel mondo. Non saremmo tornati ad occuparcene così presto se non ci fosse stato il reportage di lunedì scorso a firma di Raffaele Manco e Irene Sicurella, Purgatorio Canada, che in concomitanza con il pellegrinaggio del Papa racconta delle violenze e degli abusi subiti da generazioni di indigeni canadesi all'interno di scuole residenziali in gran parte gestite da ordini religiosi cattolici. Il loro mandato era chiaro: assimilare i bambini nativi alla cultura occidentale facendo perdere loro ogni contatto con la propria lingua e con le famiglie d'origine. Una trasformazione anche fisica, come testimoniano le foto d'epoca proposte nel reportage con un prima e un dopo l'arrivo al collegio. Ma il vero dramma è esploso l'anno scorso, quando nel cortile di alcune di queste scuole sono stati trovati sepolti centinaia di corpi. Ed è proprio da qui, dalle croci con sopra gli abiti dei bambini, che parte la cronaca agghiacciante di Purgatorio Canada. Quello che viene raccontato sembra impossibile, avremmo stentato a crederci se non fosse che in questi giorni Francesco è là, Oltreoceano, proprio per chiedere perdono a Dio e alle popolazioni locali per quello che contro di loro hanno fatto uomini e donne di Chiesa. Nel vedere il reportage viene da chiedersi come sia stato possibile che in queste scuole per oltre cento anni preti e suore non si siano ribellati a tanta disumanità. Le colpe, ovviamente, vanno condivise con i governi canadesi, ma questo non attenua le responsabilità dei cattolici per i quali il Papa, come pochi altri leader al mondo, è capace di chiedere umilmente scusa e di avviare un cammino di riconciliazione.