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Giuseppe lavoratore. Quell'umile lavoratore «cooperatore di Dio»

Matteo Liut domenica 1 maggio 2016
Il lavoro è uno delle attività più preziose attraverso le quali l'uomo collabora all'opera creatrice di Dio, ecco perché esso nella visione cristiana gode di una dignità particolare. Ce lo ricorda anche la figura di san Giuseppe che oggi la Chiesa celebra appunto nella sua veste di saggio e umile lavoratore: il Vangelo lo indica come “carpentiere”. Dal 1955 questa memoria liturgica aiuta a fare del giorno dei lavoratori un'occasione per dare un respiro più ampio a tutte le questioni legate al mondo dell'occupazione. Il lavoro, infatti, non può essere un mero strumento per garantirsi la sussistenza ma dev'essere una via per fare la propria parte nella “storia della salvezza”, cioè in quel cammino universale verso Dio. Questo richiamo impegna tutti, dai lavoratori fino a coloro che il lavoro lo creano o che lo “regolamentano”.Altri santi. Geremia, profeta (650-587 a.C.); san Riccardo Pampuri, religioso (1897-1930).Letture. At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29. Ambrosiano. At 21,40b-22,22; Sal 66; Eb 7,17-26; Gv 16,12-22.