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Francesco Zanotti . Quasi un best seller il libro dei senza casa

AA. VV. sabato 12 maggio 2018
Si sta trasformando in un piccolo caso letterario il volumetto di Diego Angeloni Te lo do io il barbone (Edizioni Stilgraf, 5 euro, il ricavato va per un pasto alla mensa della Caritas diocesana). Presentato al Palazzo del Ridotto, la principale sala pubblica di Cesena, in poche settimane è già molto richiesto, l'autore è cercato dai giornali, dalle radio e dalle televisioni locali e regionali. Nelle agili pagine che si leggono nel tempo di un viaggio in treno dalla Romagna a Bologna, Angeloni traccia un simpatico profilo di chi ogni giorno è impegnato nel mettere insieme il pranzo con la cena.
Si gustano storielle e aneddoti su come viaggiare cercando di spendere lo strettissimo necessario – e anche meno – o su come si può mangiare al ristorante con la minor spesa immaginabile, e persino gratis. L'autore mette sotto la lente d'ingrandimento – e non è merito da poco in un tempo in cui i senza fissa dimora sono guardati da tanti con sospetto – uno spaccato di vita quotidiana rendendoci più familiari quanti sono privi dei mezzi necessari per far quadrare i conti. Con il sorriso (a volte un po' amaro) sulle labbra, Angeloni narra storie, vizi e virtù della strada.
Un'emergenza cui molti, anche a causa della crisi economica o di quella familiare, si vedono costretti a confrontarsi con una realtà che mai avrebbero immaginato, mentre può capitare a chiunque, come l'autore fa bene intendere. Un'occasione preziosa per tentare di capire e per mettersi dall'altra parte: dalla parte di chi vive ai margini della strada e della nostra società.