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Edvige. Quando il Vangelo unisce i popoli

Matteo Liut lunedì 16 ottobre 2017

Da dove partire per unire popoli e nazioni se non dalla cura degli ultimi e dalla diffusione del Vangelo? Furono proprio questi i fondamenti dell’opera di santa Edvige, che, originaria della Baviera, fu duchessa di Slesia, gettando un ponte tra polacchi e tedeschi nel segno della fede cristiana. Era nata nel 1174 e sposò il futuro duca di Slesia, Enrico I detto il Barbuto, dal quale ebbe sei figli. Divenne presto un punto di riferimento per la popolazione della Slesia grazie al suo stile di vita caratterizzato da austerità, saggezza nella gestione delle vicende familiari o di governo e, soprattutto, per l’attenzione nei confronti dei poveri e dei sofferenti, a favore dei quali usò i propri beni. A Trzebnica (non lontano da Wroclaw) fondò un monastero dove si ritirò dopo essere rimasta vedova nel 1238. Morì nel 1243.
Altri santi. Santa Margherita Maria Alacoque, vergine (1647-1690); san Gerardo Maiella, religioso (1726-1755).
Letture. Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32.
Ambrosiano. Ap 1,1-8; Sal 96; Gv 1,40-51.