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Romano. Quando il martirio è scuola di fede

Matteo Liut sabato 9 agosto 2014
Ci sono santi la cui storia ci mostra chiaramente come "funziona" la vita di fede. Tra questi c'è anche san Romano, un martire del III secolo che ci ricorda in maniera inequivocabile come l'adesione al Vangelo può avvenire solo davanti alla testimonianza pubblica e manifesta da parte di altre persone. Questo è uno dei motivi per cui la fede cristiana non può rimanere una "questione privata". In questo orizzonte, quindi, i martiri rappresentano le radici più solide dell'evangelizzazione. Romano era un soldato che assistette nel 258 al martirio di san Lorenzo: di fronte a quel supplizio il milite si convertì e chiese allo stesso Lorenzo di essere battezzato nel momento in cui si decise temporaneamente di sospendere la tortura. Una scelta che gli costò la vita.Altri santi. Santa Candida Maria di Gesù Cipitria, religiosa (1845-1912); santa Edith Stein, martire (1891-1942).Letture. Os 2,16.17.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13.Ambrosiano. Os 2,15f-16.17b.21-22; Sal 44; Eb 10,32-38; Mt 25,1-13 / Lc 24,13b.36-48.