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Quando a essere stravolta è la verità dei fatti

Pier Giorgio Liverani domenica 27 novembre 2016
Con un articolo di Luciano Moia ben ragionato e documentato, Avvenire aveva denunciato, mercoledì 23, l'ostilità e/o l'ignoranza in materia religiosa di alcuni quotidiani nazionali che, con l'aiuto di qualche autorevole supercattolico, cercano di insegnare il mestiere al Papa.
Il lettore forse ricorderà il titolone in prima pagina con cui Il Tempo rovesciava la realtà: «Abortite pure, il Papa vi perdona». Non era solo: il giorno prima Il Giornale, cercando «cosa resta dell'Anno Santo», aveva «scoperto» che «la misericordia non vale solo per i cattolici tradizionalisti» (che ritengono essere i soli veri cristiani). Uno di costoro scriveva: «Non mi aspettavo grandi cose, ma non ne ho visto nemmeno di piccole». Avrà sbagliato gli occhiali. Per lui Francesco è «un Papa aperto a tutto tranne che al dissenso». E pensare che, nella sua umiltà, questo pontefice risponde sempre ringraziando chi lo critica. Anche Libero ha scritto: «La misericordia di Francesco non è per tutti». Ma leggendo l'articolo non si comprende fino in fondo su quali fatti l'autore basi questa sua apodittica affermazione.
Non sono mancati, infine, gli interventi del Foglio e del manifesto. Una "uscita" burocratica il primo: «L'aborto va nello scaffale più basso» e un pasticcio malriuscito il secondo: «Francesco assolve l'aborto: l'amore è superiore alla legge», con un'aggiunta nella pagina seguente: «Ma abortire è sempre più un'odissea. Una legge [la 194] in pericolo». Dal numero degli aborti si direbbe di no, ma magari fosse vero.

LA FILASTROCCA
Sorbolo (provincia di Parma) è un paese di quasi 10mila abitanti e una storia che ha inizio nella protostoria (XVII-XIII sec. a.C.). In una scuola elementare si prepara la recita di Natale. I ragazzi stanno imparando una poesia: «C'è un silenzio un po' speciale/ nella sera di Natale,/ tutti sono più contenti,/ solo un bimbo batte i denti./ La sua pelle è cioccolato,/ non è ancora abituato/ e non sa cos'è Natale./ Viene proprio naturale,/ per difenderlo da un male,/ di portarlo a festeggiare./ Ecco vien Babbo Natale:/ il suo sacco è pieno e adorno/ di permessi di soggiorno». Bellino e commovente, vero? Lo racconta Il Giornale, ma – ahimè – l'articolo è di Magdi Cristiano Allam, che ha commentato: «Ecco l'ennesimo affronto alla Natività: insegnare una filastrocca pro immigrati».

PANORAMA NATALIZIO
«Trenta giorni a Natale». È il titolo di un articolo di Panorama (numero in edicola), quattro pagine, un testo di 22 parole, la firma, e una pubblicità redazionale di orologi, abiti, mobili, scarpe, soprammobili… Non furono certamente questi i doni che i pastori portarono al Bambino sulla paglia.