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Pubblico trasversale per i Medici di Rai 1

Andrea Fagioli mercoledì 4 dicembre 2019
Con l'arrivo del Savonarola, entra in gioco anche l'elemento religioso finora schiacciato dalle logiche del potere temporale. È così che l'ultimo atto della fiction I Medici aggiunge un ingrediente agli altri che ne hanno finora determinato il successo, ovvero il thriller politico, la lotta per il potere, l'intrigo, la vendetta, l'amore, il dramma familiare, il bene e il male. Con attori che rispondono a canoni di bellezza giovanile che non hanno niente a che vedere con i reali connotati dei personaggi che interpretano, a partire ovviamente dallo stesso Lorenzo il Magnifico, alias Daniel Sharman, trentatreenne attore inglese, protagonista anche di questa stagione, venduta già a oltre cento Paesi, prodotta come le altre da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, Big Light Productions e Altice Group, scritta ancora da Franck Spotnitz e diretta per la prima volta da Christian Duguay. Sharman, ma anche Bradley James, che interpreta il defunto Giuliano dei Medici e compare nei flashback, si portano dietro un pubblico giovane che determina il successo social della serie, che registra comunque ottimi ascolti anche di fronte al vecchio televisore. In quanto alla vicenda, con le due puntate andate in onda ieri e lunedì in prima serata su Rai 1, siamo al dopo Congiura dei Pazzi con Lorenzo ancora tormentato dal desiderio di vendetta, mentre insieme alla famiglia, con la guerra alle porte di Firenze, scopre l'esistenza di Giulio, figlio illegittimo di Giuliano. Ma è nell'affermare il suo potere sempre più assoluto, che Lorenzo finisce per scontrarsi con un nemico inaspettato: il frate domenicano Girolamo Savonarola che con le sue prediche infiamma il popolo contro la tirannia dei Medici. Anche questa volta, come detto in passato, non cerchiamo verità storiche assolute, perché non ci sono. Non c'è nemmeno attinenza totale ai fatti. Semmai c'è verosimiglianza. Insomma, come spesso succede nelle fiction, non conta la realtà di partenza, ma il racconto televisivo che ne può scaturire. E questo resta di buon livello. Si nota anche in questa serie un'accentuata cura dei dettagli, compresa la ricerca degli angoli di Toscana più suggestivi per ricostruire Firenze e i suoi dintorni.