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Biagio. Protettore della gola, una fede che vince le ferite

Matteo Liut lunedì 3 febbraio 2020

La devozione per i santi ausiliatori, un gruppo di 14 testimoni della fede tra i quali vi è anche san Biagio la cui memoria ricorre oggi, non è semplice “superstizione” ma contiene un patrimonio prezioso di fede. Essa, infatti, è l’espressione più popolare della consapevolezza che la fede supera la precarietà della vita e offre un orizzonte più grande delle nostre ferite, dei nostri limiti, delle nostre malattie. San Biagio è il protettore della gola: per la tradizione durante la prigionia a causa della persecuzione guarì un giovane o un bambino nella cui gola si era conficcata una lisca di pesce. Per gli agiografi egli fu medico e poi vescovo di Sebaste, in Armenia, e venne arrestato nel 316, nel contesto di alcuni contrasti tra gli imperatori Costantino e Licinio. Biagio venne quindi torturato e ucciso per non aver abiurato la propria fede.

Altri santi. Sant’Oscar (Ansgario), vescovo (800-865), beata Maria Elena Stollenwerk, religiosa (1852-1900).

Letture. 2Sam 15,13-14.30;16,5-13; Sal 3; Mc 5,1-20.

Ambrosiano. Sir 24,30-34; Sal 102 (103); Mc 5,24b-34.