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Professionisti per l'Inps Censimento in corso

Vittorio Spinelli martedì 3 dicembre 2019
È in corso presso l'Inps un censimento dei professionisti che intendono operare come intermediari presso l'Istituto. L'operazione è rivolta a consulenti del lavoro, avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili, ragionieri e periti commerciali. Secondo la vecchia legge 12 del 1979 i rapporti tra l'Inps e le aziende ed altri datori di lavoro possono essere tenuti anche da alcune categorie di professionisti iscritti al rispettivo Albo e ufficialmente abilitati. Prima di rilasciare il suo accredito, l'Istituto di previdenza procede ad un'opportuna valutazione della posizione professionale degli interessati a svolgere attività in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale.
Avvocati. L'Inps precisa che i legali non ancora censiti possono aderire all'iniziativa, interagendo con gli uffici tramite posta certificata secondo l'interesse professionale: a) se intendono agire per i rapporti aziendali, devono preventivamente darne comunicazione all'Ispettorato del lavoro che opera nella provincia interessata e ha predisposto una modulistica informatizzata in grado di monitorare le comunicazioni obbligatorie e di costituire così una propria banca dati. Gli avvocati devono poi recarsi presso una qualsiasi struttura territoriale dell'Inps per il rilascio del Pin di accredito; b) se invece sono interessati a esercitare solo in qualità di avvocati dovranno compilare un apposito modulo e allegare copia dell'iscrizione all'Ordine.
Commercialisti. Il censimento in corso è indirizzato esclusivamente agli Ordini provinciali dei dottori commercialisti ed esperti contabili e non ai singoli professionisti. L'Inps intende sviluppare un canale diretto con il Consiglio Nazionale ma, nell'attesa, è solo attraverso gli Ordini provinciali che l'Istituto riceve attualmente le comunicazioni di iscrizione, cessazione e sospensione dei professionisti iscritti. Per agire come intermediari anche i commercialisti e gli esperti contabili sono prima tenuti alla comunicazione all'Ispettorato provinciale del lavoro e poi a richiedere il Pin autorizzativo.