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Pier Damiani. Servire facendosi compagni dell'umanità a partire dai più poveri ed emarginati

Matteo Liut venerdì 21 febbraio 2020
L'autorità nella Chiesa è radicata nel servizio e nella capacità di farsi compagni dell'umanità, a partire dalla più povera ed emarginata. Fu proprio per promuovere e difendere questo principio che san Pier Damiani, dottore della Chiesa dal 1828, si impegnò fino alla fine. Nato a Ravenna nel 1007, ultimo figlio di una famiglia numerosa di nobili origini, era rimasto orfano ed era stato educato e indirizzato agli studi da un fratello, che lo mandò prima a Faenza e poi a Parma. Dopo un periodo di insegnamento a Ravenna, entrò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana di cui poi diventò priore. Nel 1057 Papa Stefano IX lo chiamò a Roma perché lo aiutasse ad affrontare la crisi provocata dal dilagare di discordie e comportamenti non consoni, come la simonìa, all'interno della Chiesa. Nominato vescovo di Ostia e creato cardinale, portò avanti un'opera riformatrice tra i religiosi, il clero e i fedeli al fianco di sei Papi. Morì a Faenza nel 1072.
Altri santi. San Roberto Southwell, sacerdote gesuita e martire (1561-1595); beata Maria Enrichetta Dominici, vergine (1829-1894).
Letture. Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32.
Ambrosiano. Gen 4,1-16; Sal 118,9-16; Pr 3,19-26; Mt 5,17-19.