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Giustino. Pensatore itinerante morì per aver difeso i cristiani

Matteo Liut giovedì 1 giugno 2017
La sapienza cristiana non è una corrente filosofica o una teoria scientifica; è piuttosto un “modo di pensare”, una forma del pensiero in grado di dare unità e armonia a ogni altro sapere. San Giustino, martire del II secolo, è testimone proprio di questa ricchezza: nato in una famiglia di origine latina in Samaria, infatti, egli crebbe studiando il pensiero dei grandi filosofi greci, soprattutto Platone. Si avvicinò poi alla tradizione biblica e infine al Vangelo; intorno al 130 a Efeso si fece battezzare e da quel momento cominciò a rileggere tutti i suoi studi alla luce del messaggio del Risorto. Fu un pensatore itinerante, ma fu a Roma, a causa delle sue opere e dei suoi discorsi apologetici in difesa dei cristiani venne accusato di essere ateo. Fu arrestato e ucciso probabilmente nell'anno 164.
Altri santi. Beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo (1839-1905); sant'Annibale Maria Di Francia, sacerdote (1851-1927).
Letture. At 22,30;23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26.
Ambrosiano. Ct 6,1-2; 8,13; Sal 44; Rm 5,1-5; Gv 15,18-21.