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Guarino di Palestrina. Pastore umile guida per il popolo

Matteo Liut giovedì 6 febbraio 2014
Un vescovo povero dal cuore buono: questo era per i fedeli san Guarino di Palestrina, che visse fino alla fine nella rinuncia al possesso di beni, pur essendo un cardinale e ricevendo numerosi doni. La sua è la storia di un pastore umile, la cui vocazione primaria era quella a una vita religiosa semplice e austera. Era nato da famiglia nobile nel 1080 a Bologna, dove venne ordinato sacerdote, anche se contro il parere della famiglia. Rinunciando ai privilegi del casato destinò i suoi beni alla costruzione di un ospedale e poi entrò tra i Canonici di Santa Croce a Mortara. Nel 1139 si voleva che fosse vescovo di Pavia, ma lui fuggì, giudicandosi indegno. Nel 1144 arrivò la nomina a vescovo di Palestrina, dove fu una guida saggia e umile per il popolo. Morì nel 1158.Altri santi. San Paolo Miki e compagni, martiri (XVI sec.); beato Francesco Spinelli, sacerdote (1853-1913). Letture. 1 Re 2,1-4.10-12; 1 Cr 29,10-12; Mc 6,7-13. Ambrosiano. Sir 26,1-16; Sal 127; Mc 6,33-44.