Rubriche

Parole e game show Magalli ci va a nozze

Andrea Fagioli venerdì 26 novembre 2021
Parlare della lingua italiana in tv non fa male e non è mai troppo tardi, proprio come recitava il titolo del mitico corso di istruzione popolare del maestro Alberto Manzi che ha contribuito ad alfabetizzare il nostro Paese. Ovviamente c'è modo e modo, nel senso che non tutti i programmi approfondiscono la materia allo stesso livello. Una cosa sono il vecchio Parola mia di Luciano Rispoli o l'attuale Le parole per dirlo. Altra cosa sono Paroliamo o Reazione a catena. Si potrebbe dire che i primi si rifanno alla “Treccani” e i secondi alla “Settimana enigmistica”. Tra questi ultimi rientra anche Una parola di troppo, in onda dal lunedì al giovedì alle 17.15 su Rai 2 con la conduzione di Giancarlo Magalli. Si tratta di un game show che con la lingua italiana ci gioca a un livello basilare. Tre coppie di concorrenti si sfidano in ogni puntata cercando di completare alcune parole di cui si conoscono l'iniziale e il numero delle lettere, oppure di trovare la parola più lunga possibile tra un insieme di lettere dell'alfabeto ordinate a caso. Più parole s'indovinano, più cresce il montepremi. La coppia che ha accumulato di più accede al gioco finale. Intanto Magalli conduce in scioltezza. Forse non è il programma della sua vita, ma in tv ci sta come a casa. Il più delle volte prende in giro i concorrenti, altre volte canticchia gli stacchetti musicali quando vengono indovinate parole come “cobra” e si sente Donatella Rettore o “coppia” e partono Celentano e Claudia Mori, oppure dispensa pillole di vocabolario quando spiega, ad esempio, che la parola “pagliaccio” deriva da coloro che per far ridere si imbottivano di paglia. I giochi sono semplici e come tali possono essere “giocati” da casa, che poi è quel coinvolgimento dei telespettatori obiettivo di tutti i programmi del genere.