Rubriche

pane del cuore

Gianfranco Ravasi sabato 18 dicembre 2004
Vi offro questo sorriso senza nulla domandarvi in cambio, solo per il piacere, la gioia d"essere con voi, di condividere questo istante di vita che ci è offerto gratuitamente. Vi offro questo sorriso, sì, per il solo piacere. Sappiate che il sorriso è il pane del cuore e che il mondo è affamato di sorriso e che attende il vostro per far meglio battere il suo cuore.«Quando stavo in Belgio, andando a fare una visita in una cattedrale, avevo trovato sul banco dove abitualmente si mettono preghiere, pensieri e riflessioni spirituali questo foglietto». Così mi scrive una suora inviandomi un piccolo foglio ingiallito con questo elogio del sorriso, scritto in francese. Mi piace quella definizione: «Pane del cuore». Ciò che sostiene la nostra intimità non è, infatti, il cibo che assumiamo o l"allegria confusa che ci avvolge. È la serenità, la dolcezza di sentirsi amati, non dimenticati e isolati. E la via per offrire questo dono di vicinanza e di affetto è il sorriso.Basta solo un istante per sorridere ed è come se la vita fosse attraversata da un raggio di sole. Spesso la nostra esistenza scorre tra tensioni e scontri; la musoneria è l"atteggiamento più comune. Anche lo scherzo che diverte si è trasformato in ghigno feroce e persino in aggressività. Qualche sera fa il ragazzo di alcuni miei amici si era imbattuto nella parola "grifagno" e me ne aveva chiesto il significato. Gli avevo spiegato che è un"immagine desunta dagli uccelli rapaci e predatori e che significa "truce, minaccioso, cupo in volto". Il ragazzo aveva concluso: «Proprio come sono i grandi quando vanno per strada». Sì, noi adulti non riusciamo più a sorridere, anche «solo per il piacere» di vivere.