Rubriche

Oltre il "green pass", la pensione

Vittorio Spinelli giovedì 12 agosto 2021
Le valutazioni pro e contro il green pass come misura di contrasto alla diffusione del Covid sono state risolte dal decreto 111 del 6 agosto, che ha stabilito l'obbligo della certificazione vaccinale per l'accesso e lo svolgimento di diverse attività.
Fra i diversi ambiti è indicato il possesso del documento anche nei locali delle scuole dell'infanzia, della scuola primaria, della secondaria di primo e secondo grado e nelle università, fermo restando che nel nuovo anno scolastico l'attività didattica deve essere svolta in presenza.
A parte gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione), tutto il personale scolastico, dirigenti, docenti, amministrativi e ausiliari, deve essere in possesso del green pass. Un obbligo che, accanto alle scuole pubbliche e alle scuole paritarie, investe per motivi di salute pubblica e per uniformità anche il personale dipendente delle scuole private e degli istituti religiosi.
Il mancato possesso del green pass, specie se intenzionale, comporta l'astensione dal servizio e considerata come assenza ingiustificata. A decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro viene sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altri compensi. Fin qui il decreto.
Tuttavia per gli operatori della scuola dubbiosi o avversi al green pass (anche se vaccinati) le conseguenze possono essere anche più pesanti. L'assenza di retribuzione, per uno o più giorni, comporta infatti la contemporanea assenza dei contributi pensionistici e l'interruzione dei versamenti nella propria posizione contributiva della gestione Inps, pubblica o privata.
Nel complesso delle registrazioni curate dall'Inps la mancanza di pochi versamenti - corrispondono in sostanza a un contributo settimanale - non incide più di tanto sul futuro importo della pensione. Può essere invece determinante per quanti stanno maturando sul filo del diritto il pensionamento in vista del settembre 2022 (mese unico per le scuole), utilizzando i canali disponibili di uscita sia per la vecchiaia ordinaria sia per la vecchiaia anticipata. Per una sola settimana di differenza nel numero dei contributi accreditati, la sanzione ben più pesante per i renitenti al certificato verde sarà quella di allungare di un intero anno scolastico l'attesa del desiderato pensionamento.
Opportuno quindi un avviso ai naviganti.