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“Ognuno è perfetto”, anche la serie di Rai 1

Andrea Fagioli mercoledì 18 dicembre 2019
Ci sono registi che hanno una particolare sensibilità per temi difficili da trattare in televisione come la malattia o la diversità. Giacomo Campiotti, sessantaduenne varesino, è uno di questi. La sua filmografia parla da sola. Basti pensare alle tre serie di Braccialetti rossi o a Bianca come il latte, rossa come il sangue, che mettono in evidenza la dignità della persona umana in qualunque condizione ed esaltano valori come l'amore, l'amicizia e la solidarietà. Campiotti è un regista attento al sociale, ma anche ai temi dello spirito: ha portato in tv figure come Maria di Nazaret, Filippo Neri e Giuseppe Moscati. Solo lui, a questo punto, poteva dirigere una serie sui ragazzi Down come Ognuno è perfetto, con la sceneggiatura di Fabio Bonifacci, in onda su Rai 1 in tre puntate, lunedì e ieri sera per concludersi il 23 dicembre. La storia è quella di Riccardo, detto Rick (Gabriele Di Bello), un ventiquattrenne con sindrome di Down disposto a tutto pur di ritrovare la sua Tina (Alice De Carlo) anche lei Down. Rick, come viene detto all'inizio, «per amore attraversa paesi e frontiere, coinvolge amici e genitori, pronto a viaggiare su ogni mezzo e disposto a finire anche in prigione. Lui sa che la strada per ritrovare il suo grande amore e conquistare la sua libertà è lunga, ma sa che il suo cuore e il suo coraggio sono grandi e che con loro si arriva ovunque». Tra l'altro a pronunciare mentalmente queste parole è una stupenda Piera Degli Esposti, nella parte di Emma, inferma e muta, che per prima avverte il grande cuore di Rick ed è bello che sia appunto lei la voce narrante. Campiotti tratta tutto con delicatezza, ma senza nascondere i problemi. La strampalata e simpatica pattuglia di amici e colleghi del protagonista, tutti ragazzi Down che recitano a fianco di attori del calibro di Edoardo Leo e Cristiana Capotondi, vivono le gioie e i dolori, pulsioni comprese, di tutti i giovani di quell'età. Anche le famiglie loro intorno non sono perfette, a dispetto del titolo. C'è pertanto il realismo della vita, sia pure smorzato dai toni della commedia. Ognuno è perfetto è in questo una serie avanti nei temi e nello stile di fronte alla quale si piange e si ride, ma soprattutto si riflette.