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Occidente in declino per cause tecniche

Pier Giorgio Liverani domenica 5 novembre 2006
Il declino dell"Occidente è «impossibile», perché «la tecnica ci salverà dalla immigrazione islamica». Così, sul Corriere della sera scrive (venerdì 3), il filosofo Emanuele Severino, per il quale il pericolo di una nostra colonizzazione è da attribuire, oltre che all"Islam medesimo, alla Chiesa cattolica. Come al solito. Ma perché la tecnica, che è il vero «cuore» dell"Occidente, ci dovrebbe salvare? Perché «l"apparato scientifico-tecnologico», cioè la «struttura» entro cui l"Occidente vive, «è un progetto non neutrale», che mira alla «crescita indefinita della propria potenza». Per esempio, «la costruzione di nuove forme dell"esser uomo» mediante «l"ingegneria genetica». Una tecnica, come si vede, «libera da ogni limite» e perciò «condannata sia dal Cristianesimo sia dall"Islam». Quest"ultimo, dunque, non può vincere l"Occidente, anche se lo invadesse e nonostante che «le popolazioni di razza bianca» siano «sempre meno prolifiche», perché non possiede questo apparato e, in ogni caso, gli pone limiti etici. «E noi sappiamo quale sia il limite più massiccio all"agire umano a cui l"uomo abbia pensato lungo la propria storia: è Dio e le sue leggi. La tecnica più potente è dunque quella che, oltre che degli altri limiti, si libera da Dio e dalle sue leggi». Il vero nemico, insomma, è interno, è la Chiesa, la quale, però, è sicuramente perdente, perché pone al progresso tecnico i «vincoli imposti dal divino». Naturalmente è vero esattamente il contrario: l"Occidente è divenuto grande perché ha inventato e sempre coltivato ed esportato l"umanesimo (fin dall"antica Roma: "Grecia capta ferum victorem c"pit"); ma se rischia il declino è proprio perché oggi coltiva una tecnica senza etica, cioè contro l"uomo. Altro che declino: se continuasse così, Islàm o no, finirebbe inevitabilmente per distruggere anche ciò che di umano esiste nel creato. Come, per esempio, la bomba atomica ha già dimostrato.
PLURALISMO SUICIDADopo quello dell"etica, arriva il pluralismo della ragione. Sul Manifesto (giovedì 2) Filippo Gentiloni s"interroga sull"uso, che Benedetto XVI fa, «della ragione al singolare» mentre, «dopo Kant e tutto il pensiero moderno, si è venuto imponendo sempre più l"uso della ragione al plurale. Perfino la matematica ha abbandonato la ragione al singolare». Due più due può fare anche cinque. È il suicidio del pluralismo ideologico.
PORNOCOMUNISMOIn coincidenza con il Festival di Bologna sulla Gender Bender (in slang: confusione dei sessi -  quelli anomali), che a sua volta è seguito al Porn Film Festival di Berlino dedicato all"omosessualità, Liberazione, «giornale comunista», ha pubblicato (domenica 29) un inserto dedicato al movimento Queer (letteralmente: bizzarro, bislacco; nel gergo americano "devianza sessuale"), che si propone di «mettere in crisi il binarismo sessista». L"inserto ha per titolo «Post-porno e immagini queer», propone «il porno oltre il porno» ed è coerentemente illustrato. Bene: ora sappiamo che esiste anche il pornocomunismo.
IPSI DIXERUNTDall"Unità di giovedì 2: «Amendola (l"attore) alla Chiesa: su Pacs e aborto sbaglia». E adesso come farà la Chiesa? Da Liberazione di domenica 29: Ritanna Armeni si chiede: «Ma la legge 40? È anche quella "dittatura della religione"». Ha confuso il Parlamento con il Concilio.