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Nuovo "Godsip" sul caso Orlandi triste girandola del pregiudizio

Guido Mocellin mercoledì 20 settembre 2017
Su Facebook il mio profilo brulica da diverse ore di commenti intorno alla documentazione «falsa e ridicola» (così la Sala stampa vaticana) sul caso Orlandi divulgata dal giornalista de L'Espresso-Repubblica Emiliano Fittipaldi come anticipazione di un suo nuovo libro. Come già in occasione dei Vatileaks 1 e 2 – questo, del resto, più che Vatileaks 3 sembrerebbe il 2bis – l'area di quanti scrivono e leggono l'informazione religiosa mainstream, tra i quali molti dei miei amici digitali, guarda a queste operazioni senza nessuna simpatia, e io con loro. Nel 2012 avevo anche provato a dare alla risorgente moda dello scoop giornalistico-religioso un nome: proponevo Godsip, Dragospia (cf. Apocalisse 12,9) o Sacri paparazzi, oltre al suffisso -ismo da applicare al nome del giornalista che vi si fosse maggiormente distinto.
Ma il mio profilo Facebook è una eco-chamber, ovvero i miei amici digitali sono (relativamente) omogenei. Provo allora a fare un'incursione sulle pagine Facebook di Repubblica, dove, al momento in cui scrivo, i post dedicati alla notizia sono 4. È il primo, pubblicato alle 8 del 18 settembre, a raccogliere più commenti, 324, oltre a 4.200 reazioni e 1.981 condivisioni. Ecco come li ho classificati, insieme a quelli degli altri 3 post ma limitandomi agli interventi “più rilevanti”, e tralasciando un 14% per me incomprensibile. La quota incline a dare credito, per un motivo o per l'altro, al nuovo vatileak non va oltre il 43% del totale, e in gran parte nutre un pregiudizio antilericale: «Anche a voi, che possa colpirvi un asteroide all'istante e incenerirvi tutti», azzarda uno, che rinnova così l'ormai frusto «cloro al clero» evocando una recente e discussa campagna pubblicitaria. È sostanzialmente uguale la quota di quelli che si limitano, con mille ragioni, a esprimere pietà per Emanuela Orlandi e i suoi familiari (11%) o che sono esplicitamente orientati a non dare al nuovo vatileaks alcun credito, stigmatizzandone il fine commerciale (32%). Han capito che è una nuova girandola triste della slealtà e del pregiudizio. Compreranno ugualmente il libro?