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Nuovo contratto per i sacristi

Vittorio Spinelli giovedì 16 giugno 2011
Giorno di paga extra per i sacristi delle parrocchie italiane. Come prevede il contratto nazionale di lavoro, alla data del 15 giugno i sacristi ricevono una quattordicesima mensilità. L'attuale gratifica, rapportata ad un anno intero, è di 1.220 euro lordi. Il nuovo contratto nazionale, stipulato il mese scorso dalla associazione di categoria Fiudacs e da Faci, la federazione del clero in rappresentanza delle parrocchie, ha rivalutato gli importi minimi della retribuzione da corrispondere agli addetti al culto: 1.220 euro per il 2011, 1.230 per il 2012, 1.260 per il 2013, tutti comprensivi dell'ex indennità di contingenza. L'aumento complessivo sulla retribuzione del 2010 è di 70 euro lordi, spalmati sul triennio. L'orario di lavoro settimanale, distribuito su sei giornate, scende da 45 a 44 ore settimanali. Per i sacristi occupati a tempo parziale per non meno di dieci ore settimanali, la paga oraria è di 6.42 euro, pari a 1/190 dell'importo mensile, con 0.32 centesimi di aumento sul 2010, anno nel quale il divisore è stato 1/195. Il nuovo accordo ha aggiornato le mansioni proprie dei sacrestani. Oltre alla preparazione delle liturgie, devono attendere anche alle attività diverse che si svolgano all'interno della chiesa e provvedere alle pulizie dei locali, fra i quali è stato inserito ora il sagrato, in misura proporzionata ai mezzi messi a loro disposizione. È fatta salva ogni altra condizione retributiva e contrattuale di miglior favore. La categoria ha spuntato col nuovo accordo dieci giorni di congedo, anche frazionati, per partecipare a ritiri spirituali e a corsi di aggiornamento liturgico o professionale, sia nazionali sia locali. Inoltre, il parroco potrà concedere al sacrista, per gravi motivi personali, un periodo di aspettativa non retribuita non superiore a tre mesi.
Considerata la natura peculiare delle funzioni svolte dal sacrista, è richiesto, a termini di contratto, che il servizio sia prestato con la dovuta diligenza, osservando un ottimo comportamento sotto tutti gli aspetti: morale, religioso, civile. È motivo di risoluzione immediata del contratto di lavoro per giusta causa, la diffusione di notizie riservate, conosciute in ragione del servizio, riguardanti l'attività pastorale e il ministero sacro svolto nella chiesa. Le controversie di lavoro sono demandate all'arbitrato concorde degli incaricati Faci e Fiudacs. Queste puntano ora all'obiettivo comune di offrire il lavoro di sacrestano non solo ad uomini dall'immagine matura e pacata. Verrà approfondita, nel corso dei prossimi mesi, la possibilità di assumere sacrestani in giovane età, fino ai 30 anni, favorendo l'occupazione mediante sgravi contributivi e fiscali. La tutela lavorativa sarà completata con l'opportunità di aderire a fondi di previdenza complementare.
Nel corso di un incontro al Sacro Monte di Varallo è stata presentata ieri la nuova bozza di un separato contratto di lavoro valido per i sacristi della diocesi di Milano.