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Nunzio Sulprizio. Il coraggio della fede dentro alla sofferenza

Matteo Liut mercoledì 5 maggio 2021
Un giovane santo icona di una gioventù testimone di speranza e di forza davanti alle prove della vita: san Nunzio Sulprizio ci ricorda che non sono le ferite a definire chi siamo ma l'amore che riceviamo e che doniamo. Era nato a Pescosansonesco, paese in provincia di Pescara, il 13 aprile 1817 ed era rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età. A crescerlo ci pensò la nonna materna Anna Rosaria Del Rosso, che gli trasmise una fede profonda e solida. La nonna morì quando Nunzio aveva 9 anni e così il piccolo fu accolto da uno zio, che lo mise a lavorare nella sua officina di fabbro. Il lavoro pesante, però, segnò il suo fisico; nel 1831 fu colpito da una grave malattia ossea e venne ricoverato in ospedale prima a L'Aquila e poi a Napoli. Qui conobbe il colonnello Felice Wochinger che si prese cura di lui, trattandolo come un figlio. Visse la terribile malattia senza mai perdere la speranza e la fiducia in Dio, coltivando il desiderio della consacrazione e morendo il 5 maggio 1836, a 19 anni. Beatificato da Paolo VI nel 1963, durante il Concilio Vaticano II, è stato canonizzato nel 2018.
Altri santi. San Geronzio di Milano, vescovo (V sec.); san Gottardo di Hildesheim, vescovo (960-1038).
Letture. Romano. At 15,1-6; Sal 121; Gv 15,1-8.
Ambrosiano. At 15,36-16,3.8-15; Sal 99 (100); Gv 12,20-28.
Bizantino. At 13,13-24; Gv 6,5-14.