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Nove: c’è confusione tra mogli e contadini

Andrea Fagioli mercoledì 1 novembre 2023
Sgombriamo il campo (è proprio il caso di dirlo) da ogni snobismo di fronte a Il contadino cerca moglie, il docureality in onda il lunedì in prima serata su Nove e in anteprima su Discovery+: non è il peggior programma del genere sulle nostre reti in quanto propone un minimo esperimento sociale facendo provare la vita di campagna a donne di città poco avvezze a terra, animali e concime. Al tempo stesso promuove la bellezza della vita a contatto con la natura. Aggiungiamo che con Gabriele Corsi Il contadino cerca moglie ha trovato anche il conduttore stabile dopo l’alternarsi nelle stagioni iniziali di Simona Ventura, Ilenia Lazzarin e Diletta Leotta. Ma questo succedeva prima che il format approdasse a Nove, dove Corsi è uno dei conduttori di punta, capace di portare ogni volta la leggerezza giusta. Detto questo, anche nell’edizione appena partita, cinque contadini (per l’esattezza quattro contadini e una contadina) incontrano nella loro fattoria corteggiatrici e corteggiatori. E qui c’è il vero problema: far passare Il contadino cerca moglie come «il programma che ti fa trovare l’amore, quello vero, in campagna». Di fatto la solita solfa della ricerca dell’anima gemella in tv. Per l’ennesima volta si contrabbanda per amore ciò che amore non è, anche perché le pretendenti e i pretendenti sono motivati essenzialmente dalla voglia di apparire prima di qualsiasi altra cosa. Va anche detto che, contrariamente a quanto viene affermato, questa non è la prima volta che nel programma appare una contadina. Era già successo, solo che in quell’occasione anche lei cercava moglie. Qui è la prima volta di una contadina che cerca marito. Per il resto contadine e contadini sono scelti ad hoc e trasformati in personaggi e le ragazze e i ragazzi spinti alla rivalità non tanto per amore, quanto per rimanere il più possibile in tv visto che è un docureality a eliminazione. © riproduzione riservata