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Notizie: tra voli bassi ansie e suicidi di carta

Gianni Gennari sabato 25 febbraio 2012
La Santa Sede mette l'Angelus domenicale del Papa su "Twitter", e ieri "Il Secolo XIX" (p. 43) titola: «E il Papa "cinguetterà" su Twitter». Stessa bislaccheria sul "Messaggero" (p. 19): «Il Papa "cinguetterà" l'Angelus su Twitter». È libertà, ma a Malpelo il modo, in due ampi pezzi, pare meschinello. E infatti sul "Corsera" (p. 30) leggo «Il Papa ha un profilo su Twitter», e nella brevissima nota – 5 righe – si precisa che «di persona» il Papa non c'entra per niente: ci penseranno i tecnici. Stupidino anche "Il Giornale", «I benedetti tweet di Benedetto». Non si può aver tutto su tutti i giornali, ma talora anche il poco è messo male. Così sul "Foglio" (p. 4): «Annuncio di Radio Vaticana: Anche l'Angelus del Papa risuona su Twitter», con commento acidulo: «Praticamente sarà come una sorta di evoluzione pop da aggiungere alle schitarrate sul sagrato e a quegli alleluia dei fedeli mimati col gesto dello svitare lampadine». Talora l'estraneità che vuol mostrarsi estrosa è volo basso con qualche pregiudizio sprezzante, superato ieri dal solito Curzio Maltese che su "Repubblica" (p. 1) come la gallina leopardiana "ripete il suo verso". Titolo: «San Pietro ferma l'Ici». Incipit lamentoso da ansia irrisolta: "Le riforme in Italia si fermano sempre sulla soglia di San Pietro". E già: toglietegli tutto... Son disposti ad apparire nudi, dal vero, ma non gli togliete il gusto di dir male sempre e comunque di Chiesa e preti. Di qui l'interrogativo sconsolato: «Il governo Monti almeno farà pagare la tassa alla Chiesa da quest'anno? Chissà». Almeno! Non dite loro che la tassa è già pagata, per legge vigente: sarebbe un suicidio in carta stampata.