Rubriche

Nord Est, il miracolo agricolo

Andrea Zaghi sabato 4 febbraio 2012
Una potenza agricola di tutto rispetto. È così che si potrebbero definire le cooperative agricole del Nord Est d'Italia che, da sole, riescono a totalizzare una parte preponderante del fatturato cooperativo agroalimentare e che, soprattutto, indicano quanto il comparto possa dare in termini di ricchezza e occupazione se ben gestito e strutturato. A mettere nero su bianco i conti della cooperazione ci ha pensato l'Osservatorio della Cooperazione Agricola, istituito presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, costituito dalle cinque organizzazioni cooperative (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital, Unci e Unicoop) nel corso di un incontro che si è svolto nell'ambito della edizione 2012 della Fieragricola di Verona.
I numeri che derivano dall'analisi della situazione sono davvero impressionanti. Poco più di 10 miliardi di fatturato sono prodotti da 800 cooperative collocate in solo tre regioni: Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Veneto. Detto in altre parole, con una indiscussa supremazia in settori come la zootecnia, il vino, i formaggi e l'ortofrutta, le imprese cooperative del Nordest (il 14% del totale) generano di fatto il 29% di tutta la ricchezza della cooperazione agroalimentare nazionale, pari a 34,3 miliardi di euro. «Se si considera anche l'Emilia Romagna, che realizza da sola il 35% del fatturato nazionale della cooperazione agroalimentare – sottolinea una nota di Federagri-Confcooperative – il peso delle quattro regioni raggiunge addirittura il 64% della ricchezza generata dalla cooperazione nel Paese».
Passando poi all'analisi nazionale, emergono specializzazioni territoriali nei singoli settori. Si scopre così che Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia sono, dopo Emilia Romagna e Lombardia, le principali regioni della cooperazione lattiero-casearia, con una quota pari al 22% del fatturato cooperativo nazionale del settore. Fortissimo anche il peso delle cooperative vitivinicole del Nord est: il Veneto e il Trentino Alto Adige sono rispettivamente la prima e la terza regione nella graduatoria delle principali regioni della cooperazione vitivinicola e generano da sole il 41% del fatturato complessivo nazionale (24% il Veneto e 17% del Trentino Alto Adige). Nell'ortofrutta, significativo il peso del Trentino Alto Adige – in cui è concentrato il 19% del fatturato generato dalle cooperative del settore – regione preceduta solo dall'Emilia Romagna, leader indiscussa con il 40% del totale. I dati tratteggiano chiaramente i traguardi che si possono raggiungere puntando su organizzazione, territorio e qualità. Ciò che conta, infatti, è l'indicazione del metodo e della strategia con i quali anche nell'agroalimentare si può lavorare per la crescita e lo sviluppo della produzione e quindi del giro d'affari e dell'occupazione: quella solidarietà sociale ed economica che troppo spesso viene dimenticata.