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Sebastiano. Non teme il mondo chi si affida al cuore di Dio

Matteo Liut sabato 20 gennaio 2024
Chi affida la propria vita a Dio non tema di affrontare le intemperie dell’esistenza, le mareggiate dell’anima, l’ostilità del mondo. E non è solo coraggio, è anche la serena certezza che il cuore di Dio è molto più grande di qualsiasi nostro limite o debolezza. Ed è di questa profonda consapevolezza che ci parla la storia di san Sebastiano, martire durante la persecuzione di Diocleziano, forse nel 304. Era un pretoriano, guardia dell’imperatore, e, senza temere di affrontare la violenza della persecuzione, sfruttava la sua posizione per portare conforto ai credenti incarcerati e destinati al martirio. Secondo la tradizione Sebastiano era nato a Milano attorno all’anno 263 ed era entrato nella cerchia più stretta dei soldati più vicini all’imperatore Diocleziano, che dopo un periodo di tolleranza aveva scatenato una feroce persecuzione anticristiana. Per l’assistenza prestata ai fedeli in carcere, Sebastiano venne denunciato e condannato: fu denudato e trafitto dalle frecce degli stessi compagni. Ne uscì ferito ma vivo: si ripresentò così davanti all’imperatore, che lo fece frustare a morte. Il corpo fu gettato nella Cloaca Massima, perché non potesse essere recuperato, ma la notte seguente Sebastiano apparve in segno a una matrona, indicandole il luogo dove si trovava il suo cadavere, che poté così ricevere una degna sepoltura. Altri santi. San Fabiano, Papa dal 236 al 250 e martire; Sant’Enrico di Uppsala, vescovo e martire (XII sec.). Letture. Romano. 2Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27; Sal 79; Mc 3,20-21. Ambrosiano. Es 7,1-6; Sal 94 (95); Rm 15,14-21; Mc 12,1-12. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata