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Non ci sono più le stagioni di una volta, la Terra è stanca

Maria Romana De Gasperi sabato 10 luglio 2021
In alcune regioni fa troppo caldo, in altre piove con pesanti temporali. Questo è il clima bizzardo del nostro Paese che sembra non voler essere guidato dal tempo che avevamo diviso nel nostro calendario. Il risultato è che nell'armadio dei paesi del nord, accanto agli abiti d'estate ci sono ancora le giacche di lana che d'improvviso un pomeriggio diventano necessarie e qui invece, al centro non c'è pace fino alle ore di sera per chi vorrebbe fare due passi a respirare un po' d'aria fresca. L'umanità durante il secolo passato è cambiata di comportamenti, di desideri, di movimenti e con noi anche il clima che ci accompagna sta facendo una sua nuova strada. Non sappiamo se sarà peggiore o più adatta al nostro nuovo modo di vivere. Copriamo i ghiacciai con teli particolari perché non vengano sciolti dai raggi del sole sembra il racconto di una favola della nostra nonna! Gli scienziati non ci raccontano i loro timori sul pericolo della diminuzione d'acqua potabile, né quali immensi lavori l'umanità futura e vicina dovrà affrontare per mantenere la nostra terra nella situazione positiva di oggi. Sembra che abbiamo sprecato troppo delle ricchezze che ci erano state offerte dal primo giorno della nostra vita e che non ci sono bastate nemmeno le bellezze naturali, ma ne abbiamo costruite di nuove sempre più pesanti, più necessarie alle nostre vanità e forse meno ricche per la nostra anima. Ora la nostra terra , il nostro primo paradiso, incomincia a dare segni che potremmo chiamare di stanchezza nel togliere al tempo quel ritmo sicuro di calore e di freddo, di vento e di pioggia che per secoli ha segnato il ritmo dei nostri boschi, dei fiumi, dei fiori, della nostra vita.I giovani non sognano il passato, al punto che sono loro stessi ad offrirsi per fare in fretta i nuovi vaccini. Forse pensano che in questo modo sarà più facile ottenere quella libertà che è il respiro dei loro nuovi giorni. Del resto non hanno la capacità di leggere con sicurezza il futuro del mondo, per cui studiano , non più con l'antica serenità, né con la chiarezza di una fede che avrebbe dovuto un giorno chiarire ogni cosa..La pace, forse solo la pace nel mondo è rimasta il sogno di tutti. Quella che abbiamo da pochi anni cercato di costruire e che manteniamo con sacrifici immensi e volontà profonde anche attraverso pochi uomini e donne di coraggio e di fede nell'umanità. Dobbiamo insegnare ai giovani del mondo che darsi la mano è un segno di amore eterno, che rende la vita serena, che da pace e amore, che regala sorriso e inventa la gioia che prima non si conosceva. Condividere ogni cosa. Siamo nati per questo, non per uccidere, non per distruggere, ma per creare bellezza.