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Eugenia Ravasco. Nobile e ricca, preferì i poveri e gli ultimi

Matteo Liut martedì 30 dicembre 2014
Nel tumultuoso contesto sociale della seconda metà del XIX secolo la Chiesa seppe farsi carico di chi "rimaneva indietro" non solo attraverso interventi magisteriali, ma anche e soprattutto attraverso l'opera di testimoni e di maestri. Tra questi appare pure il nome della beata Eugenia Ravasco, le cui origini l'avrebbero assicurata a un mondo fatto di agi e di ricchezze. Era infatti nata nel 1845 a Milano da famiglia nobile con un sostanzioso patrimonio. Ma Eugenia, che rimase orfana da piccola e venne affidata a una zia a Genova, non sfrutto la sua ricca eredità per i propri interessi: si consacrò al Sacro Cuore e s'impegnò da subito a favore dei poveri e per migliorare le condizioni di vita delle donne. Fondò le Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e lavorò per la loro diffusione. Morì a Genova il 30 dicembre 1900.Altri santi. Felice I, papa (III sec.); san Raniero, vescovo (XI sec.). Letture. 1Gv 2,12-17; Sal 95; Lc 2,36-40. Ambrosiano. Mi 4,6-8; Sal 95; 2 Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28.