«Niente compiti»: l'invito del parroco
«In un tempo popolato di solitudini laceranti e fortemente segnato dall'individualismo, si sente forte il bisogno di stare "con" gli altri, di impegnarsi "per" gli altri, di essere persona "grazie" agli altri», scrive don Di Stefano che fa poi riferimento a quella «dimensione cristiana, un po' sbiadita e sempre più limitata ai soli giorni di catechismo e di Messa domenicale, penalizzata anche per gli eccessivi impegni che gravano sui bambini e adolescenti». Perché allora, chiede il parroco di san Lorenzo, «non liberare il sabato e la domenica dai compiti? Sono giorni speciali per la serenità della famiglia» ai quali «restituire la bellezza e la leggerezza dello stare insieme».