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Nel sistema Inps anche cappellani e docenti di religione

Vittorio Spinelli venerdì 18 aprile 2014
Dal prossimo maggio tutte le pensioni dei pubblici dipendenti, degliartisti e degli sportivi professionisti saranno gestite dall'Inps con le stesse regole applicate sulle pensioni private. L'Istituto di previdenza ha avviato da alcuni giorni l'unificazione dei pagamenti delle diverse gestioni, operazione che coinvolge gli assegni liquidati dall'ex Inpdap ai docenti di religione, ai cappellani ospedalieri, ai cappellani militari e delle forze armate. In seguito al decreto "salvaItalia" del 2011, l'Inps ha preso in consegna le pensioni Inpdap così come erano gestite dalle procedure per i pubblici dipendenti, con non poche e rilevanti differenze di lavorazione e di rendiconto col sistema Inps. Dallo scorso febbraio, inoltre, sono entrate in vigore nuove norme (direttiva Sepa) che regolano a livello europeo i pagamenti effettuati in euro. In questo scenario si è reso indifferibile per l'Inps procedere all'unificazione delle diverse modalità di pagamento delle pensioni pubbliche.Attualmente l'Istituto di previdenza conferma la data di valuta delle rate mensili: a) il giorno 10 del mese per il settore dello spettacolo e dello sport, b) il giorno 16 del mese per i lavoratori pubblici. Qualora queste date cadano in un giorno festivo o con la chiusura delle banche, il pagamento è anticipato al primo giorno lavorativo utile. L'Inps precisa inoltre che per le pensioni di nuova liquidazione non sono previste al momento date di pagamento diverse. Nel corso dell'unificazione sono emerse tra l'Inps e gli enti pagatori discordanze di tipo anagrafico o relative all'Iban di accredito della rata mensile. E' stato possibile sanare diverse anomalie, tuttavia entro i limiti consentiti dalla riservatezza sui dati personali. Pertanto, per evitare interruzioni nel pagamento della pensione, è stata inviata agli interessati (pensionato, tutore, rappresentante legale ecc.) una comunicazione relative alle informazioni in possesso dell'Inps. Se queste risultano non corrette o imprecise, l'interessato ha l'obbligo, ma anche la convenienza, a comunicare al più presto i dati corretti a qualsiasi sede Inps. Caso inverso: le informazioni dell'Inps sono corrette ma non complete. Occorre allora rivolgersi alla banca o alla posta che effettua il pagamento della pensione per apporre le necessarie integrazioni. A conclusione della unificazione dei pagamenti, l'Iban scelto dal pensionato avrà valore per tutti i diversi archivi dell'Inps. Di conseguenza le rispettive coordinate Iban saranno utilizzate per qualsiasi prestazione in capo allo stesso soggetto e per tutte le gestioni previdenziali di appartenenza.