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Ruperto. Nel cuore delle città le radici del Vangelo

Matteo Liut mercoledì 27 marzo 2024
La città dell’uomo non è mai solo uno spazio per i corpi, ma anche una casa per le anime, una dimensione che trova ragione nelle tante vite che l’hanno costruita. Ecco perché si può dire che l’Europa tutta è fondata sul Vangelo: sono i testimoni del Risorto, nei secoli, ad aver fondato e rifondato comunità, città, interi Paesi. Oggi la liturgia ci propone la memoria di uno di questi apostoli del Vecchio Continente, considerato il “rifondatore” di Salisburgo, la città del sale. Vissuto nell’VIII secolo, era di origini nobili e si formò a Worms, crescendo alla luce dell’esperienza monastica di origine irlandese. Attorno all’anno 700 partì missionario per la Baviera, raccogliendo i frutti del suo impegno soprattutto a Ratisbona e Lorch. Con l’appoggio e la protezione del duca Teodone II di Baviera, prima fondò una chiesa sul lago Waller dedicata a San Pietro e poi un monastero sul fiume Salzach, nei pressi dell’ormai decadente città romana di Juvavum. Da quel nucleo nasceva così la nuova Salisburgo che lo riconosce come primo vescovo e patrono. Ruperto morì il giorno di Pasqua dell’anno 718. È solitamente rappresentato con un contenitore pieno di sale, in riferimento alla città di cui fu padre. Altri santi. Beato Pellegrino da Falerone, sacerdote (XIII sec.); beato Francesco Faà di Bruno, sacerdote (1825-1888). Letture. Romano. Is 50,4-9; Sal 68; Mt 26,14-25. Ambrosiano. Gb 42,1-10a; Sal 118 (119),169-176; Tb 13,1-18; Mt 26,14-16. Bizantino. Es 2,11-22; Gb 2,1-10; Mt 26,6-16. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata