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Nazario e Celso. Il buon maestro apre la via a un futuro migliore

Matteo Liut domenica 28 luglio 2019
Solo le parole buone generano futuro, mentre le parole dell'odio creano un mondo senza speranza. È da questo che si distinguono i buoni maestri dai predicatori di morte: i primi sanno aprire ai discepoli lo sguardo su un mondo migliore, gli altri chiudono il cuore nel rancore. Così san Nazario fu per Celso padre nella fede e testimone di vita e lo preparò a un futuro di luce. Secondo la tradizione Nazario era cittadino romano, forse discepolo di Pietro; fuggito a causa delle persecuzioni si recò nell'Italia settentrionale e poi nelle Gallie, dove una matrona gli affidò Celso, ragazzino di 9 anni. Insieme portarono il Vangelo a Treviri, ma vennero arrestati e mandati a Roma davanti a Nerone. Miracolosamente scamparono al tentativo di gettarli in mare e arrivarono e Genova, dove si rimisero a predicare. Vennero arrestati di nuovo a Milano e condannati a morte.
Altri santi. San Vittore I, papa dal 189 al 199 e martire; sant'Acacio di Mileto, martire (321).
Letture. Gen 18,20-32; Sal 137; Col 2,12-14; Lc 11,1-13.
Ambrosiano. Gs 24,1-2a.15b-27.; Sal 104 (105); 1Ts 1,2-10; Gv 6,59-69.