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Nabore e Felice. Ponte di fede e speranza nel cuore del Mediterraneo

Matteo Liut domenica 12 luglio 2020
Le due sponde del Mediterraneo sono unite da secoli nel segno dello scambio non solo di merci ma anche di idee e culture. E oggi la memoria dei due santi martiri Nabore e Felice è l’occasione per riflettere su questi antichi legami che uniscono Europa e Africa. Questi due testimoni della fede, uniti nel martirio a san Vittore, che viene ricordato dalla liturgia l’8 maggio, ci fanno capire che non esiste confine, politico o geografico, in grado di fermare la forza del Vangelo. Originari del Nord Africa, per servire nell’esercito di Massimiano erano giunti a Milano: qui conobbero il messaggio del Risorto e divennero cristiani. Nel 303, però, nel contesto della persecuzione anticristiana si decise di epurare l’esercito dai battezzati e i tre vennero accusati di essere disertori: furono uccisi a Lodi Vecchio. Altri santi. Santi Ermagora e Fortunato, martiri (III sec.); san Pietro Khanh, martire (XIX sec.). Letture. Is 55,10–11; Sal 64; Rm 8,18–23; Mt 13,1–23. Ambrosiano. Es 33,18–34,10; Sal 76 (77); 1Cor 3,5–11; Lc 6,20–31.