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Mauro. Monaco, discepolo di san Benedetto ed evangelizzatore nelle terre d’Oltralpe

Matteo Liut domenica 15 gennaio 2023
Per dare forma al mondo alla luce del Vangelo servono buoni maestri e poi una fede condivisa, cui affidarsi senza sconti e compromessi. È su questi cardini che si fonda da sempre la regola di vita dei monaci. La stessa regola che guidò san Mauro, discepolo dello stesso san Benedetto. Secondo la tradizione il fondatore del monachesimo occidentale vide in Mauro proprio il modello perfetto della sua “regola”. Quando fu affidato a san Benedetto, d’altra parte, Mauro era un ragazzo, figlio di un patrizio romano, che l’aveva mandato a Subiaco perché aveva colto la “profezia” e il rigore contenuti nell’impegno benedettino. Era nato, infatti, nel 512 dal senatore e console Eutichio e dalla nobile Giulia. Assieme al giovane Mauro c’era anche un amico, Placido, che, si racconta, un giorno venne miracolosamente salvato dall’annegamento in un lago proprio da Mauro. Un segno al quale la tradizione aggiunge anche altri attribuiti sempre all’intercessione di Mauro, che rimase a Subiaco quando nel 529 gli altri monaci si trasferirono a Cassino. Dalla Francia, poi, giunse la richiesta del vescovo di Le Mans di inviare evangelizzatori e monaci, così Benedetto non esitò a inviare Oltralpe anche Mauro. Qui la sua vita si concluse, forse nel 584, non prima di aver fondato diversi monasteri. Altri santi. Santa Secondina di Anagni, martire (III sec.); sant’Arnoldo Janssen, fondatore (1837-1909). Letture. Romano. II Domenica del Tempo Ordinario. Is 49,3.5-6; Salmo 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34. Ambrosiano. II Domenica dopo l’Epifania. Nm 20,2.6-13; Sal 94 (95); Rm 8,22-27; Gv 2,1-11. Bizantino. Col 3,4-11; Lc 17,12-29. t.me/santoavvenire